La Spezia, cittadino molesto diffonde musica ad alto volume impedendo il riposo dei vicini: Tar respinge il ricorso

di Redazione

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Il ricorrente aveva cercato di colpire un militare con una testata, minacciando un vicino di fargliela pagare: il Questore lo ha diffidato per atti persecutori

La Spezia, cittadino molesto diffonde musica ad alto volume impedendo il riposo dei vicini: Tar respinge il ricorso

Una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza. Il Tar della Liguria, partendo da una situazione accaduta in provincia della Spezia, fa emergere che, in caso di diffusione di musica da parte di un abitante di un condominio ad un volume così alto tale da disturbare il riposo delle persone, con l'atto che viene provato da un intervento dei carabinieri chiamati da un vicino di casa che riscontra il comportamento molesto, può scattare l'ammonimento del Questore con diffida per "atti persecutori".

Il Tribunale Amministrativo Regionale, citando l'episodio chiave della musica alta, tra altre situazioni di molestie riferite dai vicini, ha respinto quindi il ricorso del destinatario del provvedimento di ammonimento per essere stato ritenuto responsabile di atti persecutori. Il ricorrente infatti aveva fatto causa al Ministero dell'Interno, ma il Tar ha confermato la legittimità degli atti cautelativi adottati dal Prefetto e dal Questore della Spezia, con quest'ultimo che aveva invitato l'ammonito a tenere una condotta conforme alla legge e precisando che, qualora nonostante tale diffida questi si fosse reso responsabile di comportamenti riconducibili al reato di cui all'art. 612bis del codice penale, si sarebbe proceduto penalmente nei suoi confronti senza bisogno di querela da parte della persona offesa.

Il ricorrente, come spiega il Tar nella sentenza, si era anche macchiato di un altro gesto da matita rossa, scagliandosi contro i militari e cercando di colpirne uno con una testata, minacciando inoltre il vicino con la frase "Te la faccio pagare". Per quanto concerne la normativa sugli atti persecutori, i giudici amministrativi precisano inoltre che la parte offesa può domandare tutela all'autorità di pubblica sicurezza con richiesta di ammonimento fino a quando non è proposta querela contro l'autore della condotta, ma già una semplice denuncia-querela contro ignoti non impedisce di invocare il potere del Questore con misura di prevenzione in via amministrativa ulteriore e alternativa rispetto a quelle ottenibili dal giudice penale.