La lettera dall'Iran, l'avvocata arrestata: "Le donne vivono in un tunnel di morte"

di Redazione

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"DONNA, VITA, LIBERTÀ: sono le parole della nostra rivolta"

La lettera dall'Iran, l'avvocata arrestata: "Le donne vivono in un tunnel di morte"

"In Iran da più di 40 anni si ripetono le umiliazioni e le discriminazioni contro le Donne. (con la 'D' maiuscola ndr). Metà della popolazione del nostro paese è stata condannata a vivere nel tunnel della morte, senza poter assaporare il gusto della Vita e della Libertà". Lo scrive alla vigilia della Giornata mondiale dei diritti umani l'avvocata iraniana incarcerata da tempo Nasrin Sotoudeh in una lettera inviata in Italia in occasione della consegna del Premio Ipazia Internazionale assegnatogli a Genova "per aver difeso i diritti umani di uomini e donne ed essere stata condannata a una pena di più di 30 anni di reclusione e a 148 colpi di frusta".

Nasrin Sotoudeh è un'avvocata iraniana, è stata condannata al carcere e alla frusta perché difende chi si batte per questi diritti. Oggi è stata presente a Genova, anche se lontana, in una coraggiosa intervista rilasciata a Carmen Lasorella. A ritirare il premio la scrittrice e attivista Masoureh Shojaee, in occasione della XVIII edizione del festival dell'Eccellenza al femminile. 

"DONNA, VITA, LIBERTÀ: sono le parole della nostra rivolta - prosegue Sotoudeh -. I nostri poeti cantano l'Amore. Scrivono: l'Amore è felicità, l'Amore è libertà, l'Amore è all'origine della vita. Ora l'Iran vuole tornare a cercare l'Amore, anche se sarà una strada in salita. In tutto il mondo si è alzata un'onda di solidarietà a sostegno del popolo iraniano. Che la politica e le istituzioni nei diversi paesi si interroghino sulla violazione dei diritti umani rispettando le coscienze libere dei propri cittadini".