Innovazione e transizione energetica, TechFem punta sul futuro sostenibile, nucleare incluso

di R.O.

La società di ingegneria anticipa le sfide della transizione ecologica con soluzioni green e una visione a lungo termine sull'energia

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Un mix energetico più sostenibile e diversificato: è questo l'obiettivo di TechFem, azienda storica nel settore energetico che sta ridefinendo il proprio futuro. Con oltre 40 anni di esperienza, la società ha consolidato la sua posizione di leadership nel gas naturale, ma oggi si sta impegnando a fondo nella transizione verso fonti rinnovabili e soluzioni tecnologiche innovative. Dall'idrogeno verde alla cattura della CO2, passando per l'ammoniaca verde e il nucleare di ultima generazione, il suo impegno si espande oltre i confini tradizionali dell'energia.

Transizione ecologica - “L’azienda è nata 40 anni fa come protagonista nel settore del gas naturale, ma ora ci stiamo proponendo con vigore nel mondo della transizione ecologica”, afferma Federico Ferrini, amministratore delegato di TechFem. La sua azienda non si limita ad adattarsi alle nuove sfide del settore energetico, ma le affronta con un approccio proattivo, sviluppando soluzioni multi molecola che includono idrogeno, CO2 e molecole green. Questo impegno si inserisce nel quadro più ampio di un futuro energetico diversificato, che mira a ridurre le emissioni e ad affrontare la sfida della decarbonizzazione globale.

Mix energetico - Uno degli obiettivi principali di TechFem è il mix energetico. Con un’attenzione crescente verso l'evoluzione delle rinnovabili, la società sta testando nuove soluzioni, con un focus particolare sulle rinnovabili offshore e sull’energia nucleare. “Il mix energetico sarà sempre più vasto e dobbiamo essere pronti a gestirlo, lavorando su settori ancora di frontiera come il nucleare”, spiega Ferrini. Se l'industria delle energie rinnovabili sta crescendo, altre tecnologie, come il nucleare di nuova generazione, potrebbero svolgere un ruolo chiave in futuro.

Nucleare - Il nucleare, seppur fermo da anni in Italia, sta guadagnando nuovo interesse a livello globale, con impianti di terza e quarta generazione in grado di garantire maggiore efficienza e sicurezza. Ferrini sottolinea l’importanza di piccoli reattori modulari (SMR), che, grazie alla loro dimensione contenuta, potrebbero abbattere i costi di costruzione e rispondere alle esigenze di sicurezza energetica, soprattutto in un contesto geopolitico instabile. “Le fonti fossili sono ormai lontane da noi, e le rinnovabili, pur essendo fondamentali, presentano una natura intermittente che non sempre garantisce la stabilità richiesta", afferma Ferrini, evidenziando come il nucleare rappresenti una valida alternativa.

Indipendenza energetica - A fronte delle difficoltà geopolitiche, la sfida per l'Europa e l'Italia è quella di raggiungere un'autosufficienza energetica. “Dobbiamo pensare a un modello energetico che non dipenda dai Paesi meno stabili, sfruttando le risorse interne e puntando su soluzioni innovative”, afferma l’AD di TechFem. La crescente difficoltà di scambi energetici tra i Paesi rende indispensabile una nuova strategia, mirata all’indipendenza e alla sicurezza, che sia in grado di rispondere ai bisogni di una società sempre più dipendente da energia sicura e sostenibile.

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