Infrastrutture, anche la Lega diserta la piazza dei 'Sì Tav' a Genova
di Fabio Canessa
In 150 a De Ferrari per il presidio, presenti sindaci ed esponenti Forza Italia-Pd
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Sarà stata colpa del freddo, o forse dell'orario non felicissimo (domenica a mezzogiorno). Sta di fatto che De Ferrari non è stata la replica di piazza Castello a Torino, una settimana fa gremita dai 'Sì Tav'. Circa 150 persone hanno partecipato al presidio 'Sì, Genova vuole sviluppo' organizzato da quattro associazioni locali (Che l'inse!, EmerGente, Riprendiamoci Genova, Generazione Antigone).
Con loro anche le 'madamin' torinesi, due sindaci (Serra Riccò e Vado Ligure), consiglieri comunali e regionali, esponenti di Forza Italia e del Partito Democratico. Niente bandiere di partito, come chiesto dai promotori: solo croci di San Giorgio e stelle europee. Salta all'occhio però l'assenza della Lega, che invece aveva presenziato in forze nel capoluogo piemontese alla manifestazione contro il sindaco Appendino.
"È vero, non c'è la Lega. Forse ci sono state troppe critiche al Governo. Io avrei preferito più costruzione a favore. Noi però ci siamo e non vogliamo contestare nessuno. Sulle infrastrutture c'è unanimità, solo il Movimento 5 Stelle non è d'accordo", ha spiegato Sandro Biasotti, coordinatore regionale di Forza Italia.
"Le grandi opere, lo sviluppo sostenibile e l'isolamento della città devono essere una battaglia trasversale - commenta il segretario metropolitano dem, Alberto Pandolfo - Poca gente? È domenica mattina, sono convinto che le motivazioni a Genova siano forti al di là della presenza di oggi".
"Diciamo sì alle opere necessarie secondo il piano di sviluppo strategico - dice Camilla Ponzano, una degli organizzatori - il Terzo Valico sta andando avanti, è stato firmato un accordo tra 37 associazioni per la Gronda, ora vogliamo che ci dicano cosa vorrà essere la città da grande. Ma non bastano le infrastrutture, ci vuole progettualità per uscire dal declino".
"Era un'iniziativa rivolta alle istituzioni per muovere consenso rispetto a istanze trasversali - si difende Filippo Biolè, altro membro del comitato - e le istituzioni c'erano. Di fatto sono contento di questo risultato. Il progetto va avanti, eccome".
"Siamo qui per sostenere la realizzazione delle infrastrutture che devono collegare Genova all'Europa - ha detto la 'madamin' Roberta Castellina - A differenza di Torino per fortuna la città e la regione non vedono amministrazioni contrarie".
La manifestazione in piazza De Ferrari è terminata con un minuto di silenzio in memoria del il sindaco di Danzica Pawel Adamowicz, assassinato il 14 gennaio.
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