Inaugurato il viadotto tra porto di Prà e A10: il vecchio verrà smantellato da domani

di Carlotta Nicoletti

Bucci. “L’obiettivo è collegare ogni area portuale, molo e banchina ai sistemi stradali e ferroviari"

È stato inaugurato oggi il nuovo viadotto che unisce direttamente il porto di Genova Prà al casello autostradale dell’A10. Un’infrastruttura chiave del programma straordinario post-Morandi che punta a separare il traffico merci da quello urbano, rendendo più efficiente e sostenibile la logistica portuale.


Strategia – “Fa parte del programma avviato dopo la tragedia del Morandi”, ha spiegato il presidente della Regione Liguria Marco Bucci. “L’obiettivo è collegare ogni area portuale, molo e banchina ai sistemi stradali e ferroviari, senza interferire con la città. Questo viadotto va proprio in quella direzione”.


Connessione – L’opera consente al traffico pesante di uscire dal porto e raggiungere direttamente l’autostrada, evitando di attraversare i quartieri urbani. Un collegamento essenziale per migliorare i flussi logistici e alleggerire la pressione sul traffico cittadino.


Riconoscimenti – Bucci ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e ha proposto di dedicare una targa agli operai che hanno realizzato l’infrastruttura: “Come per il ponte Genova-San Giorgio, sarebbe un segno di riconoscimento per chi ha costruito quest’opera con intelligenza, mani e tecnologia”.

Prospettive – “La sopraelevata di Sampierdarena sarà pronta a fine anno”, ha aggiunto Bucci. “La blue economy è una risorsa chiave: servono infrastrutture all’altezza per Genova, La Spezia e Savona”.


Sviluppo – “È un passaggio strategico per la competitività del sistema produttivo regionale”, ha commentato l’assessore Alessio Piana. “Il viadotto integra logistica e contesto urbano, migliora la sostenibilità ambientale e apre nuove opportunità per ferrovia e metropolitana di superficie”.


Intermodalità potenziata –"Il nuovo viadotto a tre corsie, contro le due del precedente, e sarà accompagnato dalla demolizione del vecchio viadotto, che consentirà di recuperare spazi oggi occupati da piloni e strutture obsolete. L’intervento migliora la fluidità del traffico e rende più funzionale l’intero sedime portuale. La nuova configurazione consente l’aumento dei binari ferroviari e l’adeguamento a treni da 750 metri diretti verso il Nord Europa", ha spiegato il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi. "Una soluzione che, oltre a migliorare la connessione intermodale, alleggerisce la pressione sul traffico stradale interno al porto".


Viabilità interna – Il progetto, tuttora in fase di sviluppo, prevede anche una revisione della viabilità interna al terminal, oggi soggetta a rallentamenti e congestione. Gli interventi miglioreranno l’accesso e la circolazione dei mezzi pesanti.


Investimento e futuro – L’intervento complessivo ha un valore stimato di 30 milioni di euro. Attivato nel 2021, il cantiere ha visto ora la sua conclusione con l’entrata in esercizio del nuovo asse stradale.


Impatto ridotto – La nuova struttura è stata progettata per limitare l’impatto visivo e acustico. “L’impatto è stato ridotto al massimo con una struttura molto più snella rispetto al precedente viadotto,” spiega il presidente del porto Matteo Paroli. Il tracciato più lineare, le barriere fonoassorbenti fino a 5 metri e l’uso di giunti di ultima generazione contribuiscono a diminuire il rumore del traffico pesante.


Espansione strategica – “Il nostro sistema portuale si candida con queste nuove infrastrutture a nuove alternative per quei traffici,” continua Paroli. Oltre al tradizionale bacino del Nord Italia, l’obiettivo è estendere l’area di influenza fino ad Austria, Svizzera e Germania.


Cambiamento climatico – "Le variazioni climatiche impattano anche il trasporto merci. Le minori portate dei fiumi centro-europei spingono i paesi del Nord a cercare nuove soluzioni logistiche. In questo scenario, il porto ligure intende offrire una risposta concreta e sostenibile".


Prospettive – "Entro il 2026, il piano prevede l’inaugurazione di ulteriori opere infrastrutturali, tutte integrate e sincronizzate, per rafforzare la competitività del porto sui mercati internazionali".



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