Il porto di Gaeta è sempre più green
di Redazione
Il presidente di Majo: "Nuova gestione degli impianti di depurazione e, per la prima volta, per la raccolta rifiuti bordo nave"
Un porto ecocompatibile e rispettoso dell’ambiente per favorire nuovi traffici con prospettive di ricadute di natura economica e occupazionale. Con questo spirito, tipico della sua mission, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha promosso e ultimato due importanti e attese iniziative finalizzate a potenziare la salvaguardia dell’ambiente in cui si svolgono le operazioni portuali presso il “Salvo D’Acquisto” di Gaeta.
All’insegna della continuità gestionale ed amministrativa l’AdSP ha deliberato l’affidamento di un servizio che intende perseguire vantaggi anche di natura igienico-sanitaria. Si tratta della gestione dei vecchi e nuovi impianti realizzati per la depurazione delle acque di prima pioggia, della rete di drenaggio, di quelle meteoriche e di collaterali “servizi accessori” che hanno trasformato il potenziato porto commerciale di Gaeta in un laboratorio pilota per tanti scali italiani.
“Lo è da quando, nell’ambito dell’applicazione dell’innovativo e importante regolamento contro le polveri, redatto all’epoca in stretto coordinamento con tutti gli enti e le autorità preposte – osserva il Presidente dell’AdSP, Francesco Maria di Majo – è diventato operativo il servizio di spazzamento e, soprattutto, di “lava-ruote” dei mezzi pesanti in procinto di lasciare il porto commerciale di Gaeta dopo aver completato le operazioni di carico delle merci. In questo modo si raggiungono due risultati: permettere il corretto svolgimento delle operazioni commerciali sulla banchina e, soprattutto, contrastare efficacemente sul nascere forme di inquinamento ambientale prodotte dai vettori in movimento”.
L’AdSP ha deliberato, poi, di affidare la gestione degli impianti di depurazione delle acque di prima pioggia, di drenaggio delle acque meteoriche e dei servizi accessori” alla “C.G.S. Depurazioni S.r.l.” di Roma, un’impresa specializzata di comprovata esperienza, specializzazione e capacità tecniche ed economiche.
E su impulso del management dell’AdSP, il porto commerciale di Gaeta in questi giorni ha colmato un altro gap grazie al quale sono state ulteriormente ridotte le distanze, gestionali ed operative, rispetto ad altri scali italiani. In attuazione alla direttiva comunitaria 2000/59 e di successivi provvedimenti amministrativi, l’ente ha concluso la procedura di gara per l’affidamento di prestazioni in concessione denominate “Servizio di raccolta ed avvio e trattamento di varie tipologie di rifiuti prodotti dalle navi scalanti la circoscrizione e la rada di Gaeta e servizio di pulizia e di disinquinamento degli specchi acquei portuali”.
Sinora tutte le navi che approdavano al porto di Gaeta non potevano smaltire localmente i propri rifiuti e, solo grazie ad una specifica deroga della locale Capitaneria di porto, hanno potuto assolvere a questo obbligo soltanto nello scalo di approdo successivo. Ora la prestazione sarà garantita direttamente da un’impresa concessionaria esterna che svolgerà il servizio interloquendo direttamente con le società armatrici applicando, per ogni tipo di rifiuto smaltito, la relativa tariffa definita dal Comitato di Gestione dell’AdSP.
“Si tratta – aggiunge di Majo - di un ulteriore sforzo per coniugare il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo delle varie attività portuali. Con questa licitazione pubblica, concretizzatasi grazie agli sforzi della struttura tecnico-amministrativa della nostra filiale di Gaeta, abbiamo messo a regime anche una serie di dettami normativi, nazionali e regionali, che riguardano lo smaltimento e il trasporto dei rifiuti prodotti dalle navi in rada. Il Comitato di Gestione, nel luglio 2018, ha approvato sia l’adeguamento del secondo piano di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi scalanti il porto di Gaeta che il documento tecnico relativo al disinquinamento degli specchi acquei portuali, aggiornati, per la sola parte amministrativa inerente l’affidamento del servizio, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici”.
Come si ricorderà, lo stesso di Majo aveva sottoscritto il decreto numero 226 dell’8 agosto 2019 che stabiliva un regime di incentivazione a favore degli amatori che, utilizzando il porto di Civitavecchia, fanno ricorso alle tecnologie “Green Charging” relativamente alla disponibilità di una scontistica prevista per il conferimento dei rifiuti a bordo nave. Questo regime di incentivi è in linea con i contenuti della direttiva Ue numero 883 del 17 aprile 2019 e, di fatto, ne ha anticipato i benefici in termini economici e di sostenibilità ambientale, il cui termine di entrata in vigore, in attesa delle normative di recepimento della stessa direttiva comunitaria, è stato fissato al giugno 2021. “L’AdSP è fortemente orientata ad estendere questo regime anche per le navi che approdano al porto commerciale di Gaeta al fine di incrementarne il volume e il numero di traffici”, conclude di Majo.
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