Il Genoa si sveglia tardi: il Sassuolo passa 2-1 al Ferraris
di Marco Innocenti
Il Grifone recrimina per il goal del momentaneo 1-1 annullato a Zajc. Pagato carissimo l'erroraccio di un Masiello fin lì perfetto
Ritmi blandi fra Genoa e Sassuolo nei primi minuti di gioco. Il Grifone deve vincere se non vuole dover vivere gli ultimi minuti della stagione con più apprensione di quella che era lecito attendersi fino a qualche settimana fa ma a pungere per primo è il Sassuolo.
Al 13' Chiriches sradica palla dai piedi di Pandev, la difesa rossoblu è colta impreparata e Raspadori ha il tempo di aggiustarsi la palla sul destro e battere Perin. Proteste per l'intervento ai danni del macedone ma Mariani non sente ragioni.
Il Sassuolo continua a pungere: Berardi scalda le mani di Perin, con un colpo di biliardo dal limite dell'area poi però il Grifone trova il pareggio con il colpo di testa in tuffo di Zajc che anticipa tutti sul primo palo e fa passare il pallone sotto le gambe di Consigli.
La festa rossoblu è però guastata dal Var che ravvisa un fallo di Destro su Locatelli all'inizio dell'azione. Mariani va al monitor e annulla. La gara a questo punto rischia di innervosirsi con l'arbitro che pare faticare e non poco a tenerne le redini. Col passare dei minuti, per fortuna, torna la calma: il Sassuolo controlla e riparte in contropiede, il Genoa sembra non trovare i giusti equilibri fra i reparti.
La ripresa comincia a spron battuto. Il Sassuolo ha subito l'opportunità per il raddoppio con Raspadori che si presenta tutto solo davanti a Perin. Il portierone rossoblu resta in piedi fino all'ultimo e sventa, tenendo vive le speranze del Grifone. Pochi istanti dopo Goldaniga colpisce la traversa con un colpo di testa che disegna una traiettoria stranissima, con la palla che s'impenna mandando in tilt le marcature in casa neroverde.
Il raddoppio della squadra di De Zerbi arriva su un erroraccio di Masiello, unica macchia in una partita pressoché perfetta del difensore rossoblu: passaggio corto verso Perin, Berardi si ritrova tutto solo davanti al portiere e lo fredda con un piatto mancino di precisione. Ballardini allora decide di rimescolare le carte, cambiando tutto il pacchetto offensivo ma i risultati arrivano un po' troppo tardi.
E' solo nei minuti finali che il Grifone inizia davvero a stringere d'assedio l'area avversaria, arrivando al goal che riaccende le speranze all'84' con il missile terra-aria di Zappacosta: palla sotto l'incrocio e minuti finali da vivere col cuore in gola. E' proprio l'esterno ex-Chelsea l'ultimo ad arrendersi, con un destro dal limite che mette i brividi a De Zerbi prima di spegnersi sul fondo di pochi centimetri.
La salvezza quest'anno non sarà da conquistare all'ultima giornata ma di certo gli ultimi 270 minuti di questo campionato, per il Grifone, saranno molto meno tranquilli di quello che la classifica poteva far pensare fino a qualche domenica fa.
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