Migranti: attacchi sul web a don Martino da gruppo di estrema destra
di Redazione
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Il prete nel mirino di Azione Frontale per la riapertura del Cas a Struppa, solidarietà dalla Lega
Attacco a don Giacomo Martino sul web sulla pagina del piccolo gruppo di estrema destra Azione Frontale Genova. Il religioso è finito nel mirino dei neofascisti con offese tipo "zecca", "vergogna" perché la settimana scorsa ha riaperto il centro accoglienza straordinario di villa Ines, a Struppa, ospitando 50 migranti che erano rimasti senza un letto a causa dei tagli imposti dal ministro degli Interni Matteo Salvini.
Don Martino nel post viene accusato di "lucrare sugli immigrati a discapito degli italiani". Sul fatto hanno avviato delle indagini i poliziotti della Digos ipotizzando il reato di diffamazione in danno del prete e avviando verifiche per accertare che alle calunnie non possano seguire anche altre e più gravi intimidazioni o addirittura gesti violenti contro don Giacomo e i migranti ospitati a Villa Ines. Il prete per spiegare il progetto di integrazione degli ospiti del centro nei giorni scorsi aveva incontrato in un'assemblea pubblica gli abitanti di Struppa.
"Sono prontissimo a incontrare queste persone. Il 'leone da Facebook' poi diventa una persona che impara a confrontarsi e non fa queste scenette": don Giacomo Martino commenta così i pesanti insulti che gli sono stati indirizzati per l'impegno sull'accoglienza dei migranti sulla pagina Facebook del gruppo di estrema destra Azione Frontale Genova e avvisa che al di là di questo attacco, sui migranti "il clima sta cambiando".
Monsignor Martino sottolinea infatti l'esperienza positiva con l'arrivo nei giorni scorsi di decine di richiedenti asilo a villa Ines, il centro di prima accoglienza in val Bisagno a Genova riaperto su richiesta della prefettura dopo la chiusura l'estate scorsa. "Il clima sta cambiando - sottolinea -, il reingresso fatto a villa Ines è andato con toni e con un dialogo che prima era inimmaginabile. La gente alla fine ha capito che sono tutte sparate, che sta parlando la pancia. Ora che finalmente si inizia a comprendere che tutte queste dichiarazioni sull'emergenza immigrazione sono cose che non trovano riscontro nella realtà, queste persone provano a parlare alla pancia. Non ci sto, non vorrei dargli nessun tipo di pubblicità".
Il responsabile di Migrantes a Genova spiega che il post su Facebook di Azione Frontale gli è stato girato questa mattina: "Amen, ognuno ha le sue idee", dice. Li denuncerà? "No, ma li vorrei incontrare. Sì, i toni non vanno bene, ma finché li fanno su di me... preferisco su di me che su qualcuno più inerme e sottoposto a più tensioni".
SOLIDARIETA' DALLA LEGA - "Come gruppo consiliare della Lega esprimiamo solidarietà e prendiamo le distanze dagli insulti e dagli epiteti poco lusinghieri a cui è stato oggetto Don Giacomo Martino sulla pagina di Azione Frontale Genova. Nonostante spesso ci siamo trovati in disaccordo con le sue idee e con le sue politiche legate all'accoglienza, non ultimo il caso dei migranti a Struppa, riteniamo che non debba mai mancare il rispetto reciproco". Lo dichiara in una nota Lorella Fontana, capogruppo della Lega in Comune a Genova.
SOLIDARIETA' DALLA CISL - La Cisl di Genova e Liguria esprime a Don Martino piena solidarietà e vicinanza per lo squallido episodio di cui è stato vittima soltanto per aver fatto ancora una volta la sua opera di accoglienza nel nome della solidarietà riaprendo il centro di accoglienza di Genova Molassana offrendo con animo cristiano una speranza a tanti migranti
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