Guerra in Ucraina, Quercia: "Centrali nucleari possono essere usate come arma terroristica"
di Marco Innocenti
"Potrebbero essere colpite, intenzionalmente o meno, ma anche utilizzate come vere e proprie armi già dislocate sul territorio"
Una notte di apprensione, che ha tenuto lil mondo col fiato sospeso dopo i bombardamenti che hanno danneggiato la centrale nucleare di Enerhodar in Ucraina, colpita dai missili russi. Dalle informazioni che arrivano dalla zona, non ci sarebbero state fuoriuscite radioattive ma il fantasma di una seconda Chernobyl ha attraversato ancora una volta tutta l'Europa.
"E' indubbiamente un ulteriore cambiamento della dimensione di questo conflitto - spiega Paolo Quercia, docente ed esperto di sicurezza e studi strategici - che ha tantissimi scenari di criticità. L'esistenza di molte centrali nucleari, anche dismesse, rappresenta un problema da molti punti di vista. Sia perché possono essere colpite e danneggiate intenzionalmente o meno, ma anche perché potrebbero ad un certo punto anche utilizzate come vere e proprie armi. Fatte cioé saltare per aria per creare una grande minaccia quasi terroristica sul territorio dove si combatte. La guerra purtroppo sprigiona anche una serie di forze che non si è sempre in grado di controllare quindi anche chi guida le informazioni militari non sempre ha il pieno controllo di quanto avviene".
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