Guerra in Ucraina, Giampieri: "Si pensa di vietare ingresso in porti Ue a navi russe"

di Edoardo Cozza

Intervista al presidente di Assoporti: "Odessa bombardata, mire russe su Mariupol: fa capire come i porti siano strategici. Rischia di essere una crisi lunga"

La guerra in Ucraina sta avendo effetti pesanti anche sull'economia europea e italiana e in questa crisi giocano un ruolo di primo piano anche i porti. I principali scali ucraini, Odessa e Mariupol, sono fuori gioco tra bombardamenti e mire russe: "E questo - spiega a Transport il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri - fa capire l'importanza strategica degli scali commerciali". 

Lo stop degli scambi, giocoforza, con l'Ucraina sta già avendo pesanti effetti: "Da lì arrivavano prodotti essenziali per l'industria italiana: alluminio, mais, anche il grano per alcune industrie della pasta: con la formula del 'just in time' i carichi arrivavano pronti per essere poi utilizzati dalle aziende. Non si è fatto molto 'magazzino' e ora si rischia di pagarne pesanti conseguenze". 

E poi, mentre molti armatori hanno sospeso gli scambi con la Russia, arriva l'ipotesi che alle navi russe venga vietato l'ingresso nei porti dell'Unione Europea: "È un'opzione allo studio delle autorità, ma in questa fase è tutto in divenire".

Rischia di pagare un conto salato anche il settore delle crociere: "I turisti russi rappresentano una fetta importante di questo tipo di viaggi. RIschia di frenare un po' la ripartenza di un settore che sa dare occupazione di qualità e che aveva prospettive importanti".