Gruppo FS: Ritrovamenti archeologici lungo la nuova linea AV Napoli-Bari

di Carlotta Nicoletti

1 min, 25 sec

Durante i lavori per la linea AV/AC Napoli-Bari scoperti reperti di grande valore storico, tra cui un villaggio dell’età del Rame e un santuario ellenistico-romano

Gruppo FS: Ritrovamenti archeologici lungo la nuova linea AV Napoli-Bari

Importanti ritrovamenti archeologici sono stati effettuati durante i lavori per la nuova linea AV/AC Napoli-Bari, con la scoperta di reperti che spaziano dall’età del Rame fino all’epoca ellenistico-romana. I ritrovamenti sono stati presentati oggi nella stazione Napoli Afragola, in un evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Gruppo FS e delle Soprintendenze archeologiche locali.

I reperti principali – Tra i principali ritrovamenti figurano un villaggio dell’età del Rame scoperto a Gaudello, un tratto di basolato dell’antica via Appia nel comune di Maddaloni e un santuario ellenistico-romano ricco di materiale votivo a Ponte. Inoltre, è stata portata alla luce una villa romana nel comune di Solopaca e numerose sepolture di cultura campana, arricchite da corredi funerari, monete e statuine in bronzo.

Sostenibilità e archeologia preventiva – Il Gruppo FS ha sottolineato come lo sviluppo infrastrutturale e la tutela del patrimonio culturale possano coesistere. “Vogliamo dimostrare che i cantieri ferroviari possano diventare una finestra sul passato, unendo progresso e radici storiche”, ha dichiarato Mariano Di Maio, Responsabile Ambiente e Territorio RFI. In collaborazione con le Soprintendenze, il Gruppo FS ha promosso l’archeologia preventiva per evitare che i lavori danneggino i siti archeologici e per valorizzare i reperti trovati.

Valorizzazione e sviluppo infrastrutturale – La nuova linea ferroviaria Napoli-Bari, che collegherà le due città in sole due ore, è un progetto strategico dal costo di oltre 6 miliardi di euro, che coinvolge oltre 7.000 lavoratori. Questo intervento contribuirà a migliorare l’accessibilità delle regioni meridionali e a integrare l’infrastruttura ferroviaria italiana nel Core Corridor “Scandinavia – Mediterraneo”, stimolando anche l’economia locale.

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