Grido di allarme dei ristoratori, "così non ce la facciamo"

di Redazione

In Regione contro le linee guida del governo, "abbiamo bisogno di sostegno"

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Una trentina di ristoratori della provincia di Genova alla vigilia dell'apertura dei locali con le restrizioni ha manifestato (a distanza) questa sera davanti alla Regione Liguria, in piazza De Ferrari, e chiesto aiuto al governatore Toti.

"Abbiamo bisogno di un sostegno tangibile, con queste linee guida non riusciamo a sopravvivere, perdiamo troppi coperti e non riusciamo a garantire il posto di lavoro ai nostri dipendenti" il grido di allarme più o meno di tutti, alcuni indossavano simbolicamente il lutto al braccio.

Alcuni ristoratori proveranno a salvarsi con l'allargamento dei dehor, ma alcune istanze presentate per farlo sono ancora senza risposta. 

Il governatore Giovanni Toti li ha ha ascoltati e ha garantito che rappresenterà le loro istanze al governo.

Al margine della manifestazione un ristoratore di Camogli, Riccardo Braghieri, titolare del Cucù, ha parlato con il presidente della Liguiria per proporre alla sanità ligure di adottare un nuovo metodo per effettuare i test che accertano la positività,  esame che sarebbe più veloce ed economico e anche molto attendibile, "a dire dei virologi". Toti lo ha ascoltato. Braghieri è apparso fiducioso: "Le decisioni spettano a lui".