Giornata per le vittime sul lavoro, i sindacati liguri: "Non sia solo una data simbolica"

di Redazione

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Giornata per le vittime sul lavoro, i sindacati liguri: "Non sia solo una data simbolica"

GENOVA - In occasione della seconda domenica di ottobre, dedicata alle vittime sul lavoro, i sindacati richiamano le istituzioni affinché la giornata non si traduca solo in una data solo simbolica, bensì si espliciti in atti concreti.

Cisl Liguria richiama istituzioni, imprese e parti sociali a un cambio di passo su prevenzione e controlli.

«La seconda domenica di ottobre, dedicata alle vittime sul lavoro, non può essere solo memoria di chi non è tornato a casa dai cantieri o dalla strada. Deve essere assunzione di responsabilità. In Liguria i casi mortali nei primi nove mesi dell’anno sono aumentati e l’irregolarità è troppo diffusa: basta slogan, servono controlli veri, prevenzione e formazione continua in ogni luogo di lavoro», dichiara Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria.

Un patto ligure per la sicurezza

La Cisl rilancia la proposta di un patto per la sicurezza che metta allo stesso tavolo Regione Liguria, Ispettorati del lavoro, Aziende sanitarie locali, Inail – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e parti sociali. Obiettivi operativi:

Più ispettori e ispezioni mirate nei settori a maggiore incidenza infortunistica;

Coordinamento dei dati su incidenti e “quasi infortuni” per interventi preventivi tempestivi;

Premialità per le imprese che investono in salute e sicurezza;

Sanzioni efficaci per chi viola norme e protocolli;

Formazione continua e qualificata per lavoratori, Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e management;

Prevenzione integrata nei capitolati di appalto pubblici e privati, con clausole sociali e verifiche di filiera.

«Rilanciamo anche oggi quello che abbiamo recentemente chiesto: un patto per la sicurezza che coinvolga Regione, ispettorati, aziende sanitarie, Inail e parti sociali: più ispettori, più coordinamento dei dati sugli infortuni, premialità per le imprese che investono in sicurezza e sanzioni efficaci per chi non rispetta le regole», prosegue Maestripieri.

Dalla memoria agli impegni quotidiani

Per la Cisl, la ricorrenza deve tradursi in scelte misurabili: piani di prevenzione, risorse dedicate, monitoraggi periodici e rendicontazione pubblica dei risultati.

«Il 12 ottobre ricordiamo le vittime — conclude Maestripieri —, ma il giorno dopo dobbiamo cambiare organizzazione e cultura del lavoro: fermiamo questa carneficina con scelte concrete, partecipazione e responsabilità realmente condivisa».

 

Giuseppe Gulli, segretario regionale Uil Liguria, commenta:

"Infortuni e morti sul lavoro non rappresentano solo una piaga e un'ingiustizia sociale, sono una sconfitta per Stato,  istituzioni e imprese. Non possiamo accettare un sistema in cui la vita umana venga messa a rischio ogni giorno a causa   di: lavoro precario, negligenze nelle manutenzioni sempre più al risparmio, contratti pirata, appalti e sub appalti, controlli insufficienti e di una politica che, a livello nazionale, agisce poco e parla troppo - dichiara Giuseppe Gulli, segretario organizzativo Uil Liguria - Serve un piano nazionale straordinario per la sicurezza sul lavoro, con risorse adeguate, ispettori competenti, sanzioni efficaci e formazione obbligatoria. Lo abbiamo fatto presente a Regione Liguria e Comune di Genova tante volte, ma a livello nazionale abbiamo chiesto con forza a Palazzo Chigi un tavolo sugli appalti e sub appalti senza successo. Ci è stato promesso ma ancora non è stato avviato. Come si può andare avanti senza l'attore principale di questo Paese?".

Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria: “Salute e sicurezza sul lavoro potranno essere
garantite solo se ne verrà migliorata la qualità” così il Segretario
Generale della Cgil Liguria in occasione della 75esima edizione della
Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Per la
Cgil salute e sicurezza sul lavoro possono essere garantite solo
migliorando la qualità stessa del lavoro che oggi, come dimostrano i
dati sugli infortuni e quelli delle ispezioni, resta un obiettivo
lontano che chiama in causa le istituzioni. Per Maurizio Calà "La
mancanza di una regia pubblica di controllo, prevenzione e repressione
rispetto al lavoro nero, grigio e a salute e sicurezza sul lavoro sono
ben fotografate dai tassi di irregolarità riscontrati dall’Ispettorato
del Lavoro. Questa realtà dovrebbe interrogare e preoccupare le
istituzioni: sono tutte condizioni che insieme a lavoro precario e
subappalto a cascata rappresentano il terreno fertile dove nascono le
storture del mercato del lavoro ed è compito della Regione Liguria
invertire questa tendenza investendo maggiormente sulla qualità del lavoro”.
 

 

 

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