Giornata Mondiale contro l'Ictus, un'alleanza per rafforzare i servizi al malato

di Marco Innocenti

1 min, 33 sec

Opera Don Orione e A.L.I.Ce. Liguria organizzano un convegno per i professionisti della cura e della riabilitazione

Giornata Mondiale contro l'Ictus, un'alleanza per rafforzare i servizi al malato

Venerdì 29 ottobre è la Giornata Mondiale Contro l’Ictus Cerebrale. In concomitanza con questa ricorrenza, l’Opera Don Orione Genova e A.L.I.Ce. Liguria Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) annunciano un’alleanza per rafforzare la rete di servizi a favore dei cittadini genovesi e liguri colpiti da ictus.

L’ictus è responsabile di circa il 30% della mortalità annuale in Italia con una incidenza di circa 150.000 nuovi casi. In Liguria si registrano circa 4.000 episodi all'anno, e con solo 10 centri per la trombolisi endovenosa la trombectomia dislocati su un territorio complesso in termini di infrastrutture, i tempi di arrivo in ospedale sono una sfida fondamentale per la regione.

L’80% degli episodi sono evitabili con il solo riconoscimento dei sintomi e un intervento tempestivo, e con la popolazione più anziana d’Italia – la Liguria si conferma regione più anziana, con Savona capofila tra le provincie – nei prossimi anni sempre più pazienti richiederanno terapie di emergenza e a lungo termine.

Proprio in occasione della Giornata Mondiale Contro l’Ictus Cerebrale, il 29 ottobre prossimo, l’Opera Don Orione Genova e A.L.I.Ce. apriranno un convegno dedicato ai professionisti coinvolti nella cura e nella riabilitazione – dall’adeguata formazione degli operatori dipende la possibilità di ridurre la mortalità e l’invalidità conseguenti alla malattia.

Al convegno parteciperanno circa 150 professionisti tra neurologi, psichiatri, fisiatri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, insieme al mondo dell’associazionismo, ai familiari e ai caregiver. A lungo termine, l’obiettivo della collaborazione è quello di potenziare la rete assistenziale territoriale dell’ictus e di essere sempre più vicini ai cittadini con servizi di prossimità multidisciplinari, a partire dalla dimissione ospedaliera e in tutto il periodo post-acuzie.