Genova, zona rossa un po' sbiadita: qualche passeggiatore di troppo ma nessun assembramento

di Marco Innocenti

Boccadasse praticamente deserta anche se qualcuno ha sfidato i divieti non sapendo resistere alla tentazione della prima tintarella dell'anno

Zona rossa un po' sbiadita. Alla fine, la maggioranza dei genovesi ha deciso di rispettare le restrizioni anche se qualcuno non ha proprio saputo resistere alla tentazione del primo sole primaverile e si è concesso l'irrinunciabile passeggiatina, che sarebbe permessa (per carità) ma solo nelle immediate vicinanze della propria abitazione.

Non è stato proprio un sabato da città deserta, insomma, ma nemmeno da assembramenti come successo alcune settimane fa. In centro, via XX Settembre e Piazza De Ferrari apparivano abbastanza vuote, complici anche gli ampi spazi su cui i pochi passanti potevano distribuirsi e così è stato anche in Corso Italia. Poche persone a godersi il lungomare, a parte qualche amante del jogging e quei pochissimi che non hanno proprio saputo resistere al richiamo della prima tintarella della stagione, nonostante il divieto di sostare sulle spiagge.

Ma la bella sorpresa è stata soprattutto Boccadasse, che poco prima delle 12 si presentava quasi deserta. “Quanto si vede è lo specchio della coscienza dei cittadini rispetto alla gravità del momento – ci racconta Silvio Sanguineti, segretario del nucleo di Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Carabinieri, impegnato a presidiare proprio il borgo di Boccadasse - Il compito della Protezione Civile è proprio quello dif ormare la popolazione e la mattinata ci ha fornito riscontri favorevoli. La maggior parte delle persone sono informate e solo in qualche caso limite, pochi per fortuna, abbiamo dovuto far appello al buonsenso, alla ragionevolezza e alla garbata fermezza che ci contraddistingue siamo riusciti a ricondurre ogni situazione alla normalità”.