Genova, Uremassi: "Gli sfollati di via Terpi potrebbero tornare a casa da metà ottobre, ma serve prudenza"

di Gaia Cifone

A inizio 2024 partiranno anche i lavori per la messa in sicurezza della collina finanziati dal Comune

Sono ancora fuori casa i 42 inqulini, di Via Terpi 20, che hanno dovuto abbandonare a metà luglio le proprie abitazioni a causa di uno spostamento di un millimetro del palazzo stesso. L'ingegnere responsabile aveva escluso tra le cause gli effetti dei lavori per lo scolmatore del Bisagno: "L’edificio era attenzionato dal 2014 ed era seguito anche dal dipartimento di Scienze e dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, che aveva messo i sensori. Grazie al bonus sismico del 110% sono iniziati i lavori di messa in sicurezza. Con l’installazione dei pali, circa una decina, il palazzo si è assestato e di conseguenza i sensori si sono messi a suonare".

A fine agosto il presidente del Municipio Media Val Bisagno Maurizio Uremassi aveva stimato i tempi per il rientro nelle proprie abitazioni per gli sfollati per la metà ottobre. Ad oggi le previsioni sono confermate con possibilità di proroga: "Poiche lavori dovranno essere eseguiti con cautela, proprio perché in passato il palazzo fu costruito sull’argilla".


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