Genova, Traverso (Siap): "Lo spaccio dilaga, ma i commissariati non hanno risorse adeguate"

di R.C.

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Genova, Traverso (Siap): "Lo spaccio dilaga, ma i commissariati non hanno risorse adeguate"

La sicurezza urbana a Genova è in crisi, e il fenomeno dello spaccio di stupefacenti continua a dilagare in maniera preoccupante. È l’allarme lanciato da Roberto Traverso, segretario provinciale del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), che denuncia una situazione definita ormai “insostenibile”.

 

“In questi giorni si torna nuovamente a parlare con forza del gravissimo fenomeno dello spaccio di stupefacenti che affligge la nostra città”, scrive Traverso, sottolineando come il problema non riguardi solo il centro storico, ma “tutta Genova”.

 

Secondo il rappresentante sindacale, il vero nodo è l’impossibilità per molti commissariati di garantire il servizio a causa della grave carenza di personale: “I presidi di sicurezza dello Stato sul territorio sono in ginocchio”. In particolare, vengono citati i commissariati di Pré e Sestri Ponente, definiti emblematici di una situazione generale sempre più critica.

 

“Al Pré, la storica squadra di Polizia Giudiziaria non riesce più a operare d’iniziativa e riesce a malapena a occuparsi delle attività delegate dalla Procura”, spiega Traverso. Mentre a Sestri Ponente “l’unica volante non riesce quasi a uscire sul territorio” e “si continuano a concedere orari di lavoro in deroga quando non ci sono nemmeno abbastanza operatori per coprire le fasce antimeridiane e pomeridiane”.

 

Ma i problemi non si fermano qui: anche Centro, Cornigliano e San Fruttuoso versano in gravi difficoltà, così come diversi uffici centrali della Questura, tra cui l’Ufficio Prevenzione Generale, Immigrazione, Anticrimine, Squadra Mobile e DIGOS, tutti sotto pressione per la mole di lavoro e la carenza di risorse umane.

 

Pur riconoscendo alcuni segnali positivi da parte dell’amministrazione comunale, Traverso rimarca che “lo spaccio non si combatte solo affrontando le conseguenze sociali, ma colpendo chi organizza e gestisce questo business criminale, cioè la criminalità organizzata”.

 

A tal proposito, esprime apprezzamento per le iniziative degli assessori Cristina Lodi (Servizi Sociali) e Tiziana Beghin (Welfare e Commercio), ma chiarisce che “non bastano a risolvere o contenere il fenomeno”. Per il SIAP è necessaria una svolta: “Serve un cambiamento di rotta immediato, a partire da un rafforzamento degli organici attraverso un’iniezione straordinaria di risorse”.

 

Ma soprattutto, secondo Traverso, occorre istituire una vera “cabina di regia” sulla sicurezza urbana: “Non bastano i ‘pattuglioni’ nel centro storico. Serve un coordinamento stabile su tutta la città, che metta i Commissariati in condizione di affiancarsi alla Polizia Locale”. E sottolinea: “La Municipale può dare un contributo enorme se inserita in un sistema coordinato dalla Polizia di Stato”.

 

Infine, il sindacato rilancia la proposta di creare degli “osservatori sulla sicurezza urbana” nei municipi, aprendo la strada ai “patti sulla sicurezza” previsti dal decreto Minniti.

 

“Non possiamo permettere che i Commissariati della Polizia di Stato si trasformino in scatole vuote”, conclude Traverso. “Dobbiamo dare ai cittadini una risposta credibile dello Stato, prima che interi quartieri vengano abbandonati”.

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