Genova, trasferito il detenuto che ieri si è arrampicato sul tetto del carcere di Marassi. Pagani (UILPA): "Serve l'attenzione del Governo"
di Lorenzo Aluigi
"Il Carcere di Genova Marassi dovrebbe essere affidato a persone all’altezza dell'eccellente personale di Polizia penitenziaria a disposizione"

“E’ stato trasferito questa mattina il detenuto che ieri si è arrampicato sul tetto panificio del Carcere di Genova Marassi: dopo due ore di trattative, la Polizia penitenziaria l’ha convinto a scendere”.
Lo riferisce Fabio Pagani, Segretario Regionale della UILPA - Polizia Penitenziaria.
“Si è rischiato grosso ieri, un gesto di protesta estremo di un detenuto nelle nostre prigioni. Da un lato è indice del disagio in cui versa l’utenza, specie quella affetta da patologie psichiatriche e che rimane pressoché abbandonata a se stessa: oltre al rischio della propria incolumità, il detenuto poteva colpire passanti e automobilisti, considerato il lancio di pezzi di ardesia in strada. L'altro lato della medaglia è da ricondurre alla vulnerabilità del sistema penitenziario, le cui sorti si reggono per quel che è possibile , oltre a una cronica indecisione dei vertici dell'istituto di Genova Marassi” - commenta il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria - Per tutti questi motivi il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, farebbe bene a interessarsi compiutamente alle questioni carcerarie al di là degli aneddoti che ama raccontare, i quali probabilmente non a caso ricordano soprattutto momenti di torpore, e, unitamente a tutto il Governo Meloni, dovrebbe prendere compiutamente atto della strisciante emergenza penitenziaria. Il Carcere di Genova Marassi dovrebbe essere affidato a persone all’altezza dell'eccellente personale di Polizia penitenziaria a disposizione. E' come affidare una Ferrari a un neo patentato".
Condividi:
Altre notizie