Genova, Toti negli ospedali: "Prima di criticare la sanità in Liguria bisogna conoscerla"
di Redazione
Il governatore ha portato in dona le uova di Pasqua ai piccoli degent del Gaslini, poi ha fatto visita al San Martino
Il presidente della Regione Giovanni Toti è stato in visita questa mattina negli ospedali genovesi. all'Ospedale Gaslini per portare le uova di Pasqua ai giovani pazienti.
"Pasquetta al Gaslini di Genova - ha scritto in un post - per dire che la Liguria, anche nei giorni di festa, pensa a chi sta vivendo un momento difficile. È il modo per dire grazie alle donne e agli uomini che tutto l’anno lavorano negli ospedali e per portare il saluto dei liguri alle bambine e ai bambini che sono ricoverati qui, dando un abbraccio alle loro famiglie: siete in buone mani. Evviva il Gaslini, orgoglio della Liguria!"
Poi il presidente si è spostato al San Martino. Toti, che ha anche la delega alla Sanità, ha fatto il punto della situazione. "Questa Pasqua arriva dopo una lunga fase segnata dal doppio registro Covid-No Covid che ha impegnato duramente i nostri operatori. Giusto essere al Gaslini, giusto venire a San Martino: è stata tra l'altro l'occasione di visitare le nuove sale operatorie che non era stato neppure possibile inaugurare a suo tempo ma che lavorano già a pieno regime".
I rallentamenti dovuti al Covid ci sono stati, ma secondo il presidente sono in via di superamento ("stiamo lavorando a più non posso").
Di sicuro la pandemia fa meno paura: "La pandemia c'è ancora, ma le terapie intensive sono praticamente vuote. Gli ospedalizzati oscillano, e ci sono delle punte soprattutto in questo periodo festivo quando è consigliabile più cautela. Mi sembra che la situazione sia sotto controllo. Domani comincia la fase della quarta dose, e per chi ne ha bisogno non credo che ci saramno problemi dopo averne fatte tre, farne anche un'altra. Quanto alla quarta dose per tutti prevista in autunno, io la definirei più una dose di richiamo".
Poi il presidente ha toccato anche i temi caldi della sanità sul territorio: la Valbormida, Albenga. "Non capisco le lamentele perché i cittadini di queste zone nel futuro avranno serizi più pronti, più attrezzati, più completi. Chi racconta storie diverse, racconta storie del passato. Qui le differenza è fra chi vuole la medaglietta, penso a sindaci o assessori vari, e chi ha a cuore la sanità pubblica. Io non sarò complice di prese di posizioni sbagliate. I pronto soccorso sono una cosa seria, occorrono strumenti importanti. Non è questione di investimenti, ma di bacini di popolazione da servire. C'è chi soffia sulle paure della gente chiedendo cose impossibili o addirittura dannose io non sarò mai complice. Prima di criticare la sanità bisognerebbe conoscerla. Nessuno di quelli che parlano ha mai fatto i conti veri, concreti".
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