Genova: Skymetro, ok del consiglio comunale agli espropri. Bucci: "Progetto modificabile fino all'ultimo"
di Redazione
"Ci saranno ancora tanti cambiamenti, fino all'ultimo giorno prima dell'inaugurazione, i progetti non sono scolpiti nella pietra"
E' stata votata come previsto dal consiglio comunale di Genova la delibera di giunta che, presentata con procedura d'urgenza ieri in commissione, dà il via libera agli espropri previsto per lo Skymetro in Val Bisagno. Il provvedimento, che appone il vincolo preordinato all'esproprio sulle aree interessate e quantifica gli indennizzi in circa 2,8 milioni di euro, è il primo atto ufficiale sull'opera che passa al vaglio della sala rossa.
La delibera è passata con il sì della maggioranza e il no dell'opposizione, critica, in questo frangente, soprattutto sui tempi giudicati troppo stretti tra la presentazione dei documenti, avvenuta venerdì, e il voto in aula di oggi. La discussione si è ampliata in generale sull'opera controversa e sui cui si attende da Roma anche l'ok all'emendamento che allunga i tempi aggiudicare i lavori presentato dalla Lega al Milleproroghe.
L'opposizione ha chiesto ancora una volta al Comune di fare un passo indietro su un'infrastruttura giudicata troppo impattante, per cui "sono già state presentati sei diversi progetti" (ha ricordato il Pd) e ha perorato la causa del tram al posto della metropolitana sopraelevata.
Il sindaco Bucci, intervenendo, ha ricordato: "Sapere che nel 2017 ero un convinto sostenitore del tram in Val Bisagno ma abbiamo realizzato che avrebbe significato rinunciare a due corsie di marcia su sei totali, e avrebbe significato bloccare la vallata durante i lavori, la soluzione dello Skymetro ci consente di aggiungere due corsie e a chi si lamenta che abbiamo modificato il progetto dico che ci saranno ancora tante modifiche, fino all'ultimo giorno prima dell'inaugurazione, i progetti non sono scolpiti nella pietra".
Bucci ha anche accennato alla questione delle tre alternative previste alla cosiddetta "tripla S" all'altezza di Borgo Incrociati. "Il discorso dell'eventuale rottura di carico e della continuità della linea non è un grosso problema, si potrà decidere in futuro se e dove scendere".
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