Genova, i sindacati: a rischio il centro trasfusionale del Villa Scassi. L'assessore Gratarola: "Non è vero"
di Redazione
"Serve urgentemente una cabina di regia per trovare soluzioni condivise che salvaguardino il centro trasfusionale e le convenzioni in essere"
Allarme dei sindacati per il centro trasfusionale di Villa Scassi. La segnalazione arriva da Fp Cgil e Uil Fpl – Fp e Uil Fpl Medici, che in una nota scrivono: "Il centro trasfusionale dell’Ospedale Villa Scassi è a rischio chiusura. Nonostante le ripetute denunce del sindacato non sono stati presi provvedimenti rispetto all’esiguità del personale tecnico in servizio ridotto a 3 unità a fronte delle 10 necessarie. Fp Cgil e Uil Fpl chiedono immediatamente una task force che definisca un urgente piano di assunzioni che garantisca il mantenimento del servizio e consenta di ripristinare normali condizioni di lavoro. La situazione infatti è al collasso e a rischio, insieme alla continuità del servizio, c’è anche il mantenimento attivo del plesso ospedaliero per il Ponente e la Val Polcevera. Serve urgentemente una cabina di regia per trovare soluzioni condivise che salvaguardino il centro trasfusionale e le convezioni in essere con l’Ospedale Voltri – Evangelico evitando anche di aumentare i carichi di lavoro degli altri presìdi già in grosso affanno. Siamo nettamente contrari a qualsiasi forma di chiusura, accorpamento o ridimensionamento dei servizi che ridurrebbe ulteriormente il diritto alla salute dei genovesi".
Sul punto interviene il capogruppo Pd in Regione Luca Garibaldi: "Genova e la Liguria non possono permettersi la chiusura del centro trasfusionale di Villa Scassi. Dov’era l’assessore Gratarola quando i sindacati denunciavano la carenza di personale e le difficoltà che il centro stava attraversando? I mancati provvedimenti della Regione ora rischiano di compromettere la continuità di un servizio essenziale e vitale e sovraccaricare i presidi presenti, già in affanno e in difficoltà. Ci uniamo all’appello dei sindacati e come loro chiediamo all’assessore se è in grado, dopo mesi di ritardi, di avviare un piano che garantisca il mantenimento del servizio e colmare la carenza di personale. Villa Scassi è un presidio ospedaliero fondamentale per Genova e deve essere tutelato e rafforzato".
“L’attività relativa agli ambiti di medicina trasfusionale è e sarà sempre garantita a tutela della salute dei pazienti dell’Ospedale Villa Scassi. Chi parla di situazione ‘al collasso e a rischio’ crea un pericoloso e irresponsabile allarmismo. Il diritto alla salute dei genovesi e dei liguri è sempre tutelato”. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alla nota dei sindacati Cgil e Uil in merito alla situazione del centro trasfusionale dell’ospedale Villa Scassi.
“A proposito della carenza di personale – aggiunge l’Assessore - va poi precisato che sono state attivate ed espletate anche recentemente procedure concorsuali che però non sono state in grado di compensare le carenze per un numero insufficiente di candidati. Tale situazione si inserisce in un quadro nazionale delicato. Già nel 2019 un’indagine del Centro Nazionale sangue aveva evidenziato una carenza del 30% del personale operante nelle medicine trasfusionali a livello nazionale e dopo il Covid la criticità si è esacerbata.
E’ evidente che occorrono nuove modalità organizzative che sono oggetto di valutazione tra le direzioni generali delle aziende e il Centro Regionale sangue sulla base di modelli organizzativi già presenti e adottati a livello nazionale e internazionale e pertanto ampiamente validati e consolidati dalla letteratura esistente. Da tempo sono poi operativi tavoli tecnici con i clinici per l’applicazione dei criteri di appropriatezza e per la corretta terapia delle anemie e del sanguinamento con protocolli che saranno condivisi ed uniformi su tutto il territorio regionale. Non solo. Il 31 maggio è previsto, all’interno di una serie di confronti che si tengono periodicamente, un incontro con i vertici di Aziende Ospedaliere, Asl e Alisa presso l’Assessorato alla Sanità per giungere rapidamente ad una soluzione condivisa utilizzando come cornice normativa la recente delibera regionale 436. Questo provvedimento dà mandato al DIMET (Dipartimento Interaziendale Metropolitano dei Trasfusionali al quale afferiscono Asl3, Asl4, San Martino, Galliera e Gaslini) di adottare e applicare linee comuni per la massima condivisione di attività e modalità con precisi obiettivi”.
“Nonostante le oggettive difficoltà – conclude l’assessore alla Sanità - la Sanità ligure ha continuato, continua e continuerà a garantire il servizio per tutti i pazienti rivedendo il sistema alla luce delle oggettive carenze di personale. Escludiamo dunque che il Centro del Villa Scassi venga chiuso: la terapia sarà erogata a tutti con una elevata attenzione alla appropriatezza prescrittiva”.
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