Genova ricorda l’eccidio di Forte San Martino: omaggio ai martiri della Resistenza

di Carlotta Nicoletti

1 min, 40 sec

Cerimonia in memoria degli otto patrioti fucilati il 14 gennaio 1944. Appelli alla memoria e ai valori della libertà e della democrazia

Genova ricorda l’eccidio di Forte San Martino: omaggio ai martiri della Resistenza

Genova ha commemorato l’eccidio di Forte San Martino, in cui, il 14 gennaio 1944, otto genovesi persero la vita per mano nazifascista. La cerimonia ha sottolineato il valore della memoria per difendere i principi di libertà e democrazia conquistati con il sacrificio di vite umane.

Cerimonia solenne – La commemorazione, organizzata dal Comitato permanente della Resistenza della Provincia di Genova, è iniziata con la deposizione delle corone di alloro in via Piero Gobetti, presso la lapide che ricorda i martiri. Successivamente, il corteo ha raggiunto Forte San Martino, luogo dell’eccidio.

Interventi istituzionali – Durante la cerimonia, Giacomo Ronzitti, presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea (Ilsrec), ha tenuto l’orazione commemorativa. Presente anche Carmelo Cassibba, presidente del consiglio comunale di Genova, che ha definito l’eccidio “una pagina tragica della nostra storia scritta con il sangue di uomini coraggiosi”.

Parole chiave – Cassibba ha sottolineato l’importanza di tramandare la memoria ai giovani, affermando: “Libertà, diritti e democrazia sono conquiste preziose da difendere. È necessario insegnare il coraggio di quegli uomini e combattere ogni forma di ingiustizia”.

Omaggio agli eroi – Anche Armando Sanna, consigliere regionale, ha ricordato gli otto patrioti, definendoli “eroi indimenticabili” che, con il loro sacrificio, hanno rafforzato la lotta di Liberazione contro la tirannia e la violenza. «Gli otto patrioti uccisi a Forte San Martino sono eroi indimenticati e indimenticabili, rappresentano - spiega Armando Sanna – una lezione di coraggio e di civiltà e il loro tributo di sangue e di dolore ha reso ancora più potente e inarrestabile la Lotta di liberazione contro la viltà, la cieca violenza e contro l’oltraggio ai valori della libertà, della democrazia e dell’autodeterminazione del popolo italiano».

Nel corso della cerimonia è stata deposta una corona ai piedi della lapide che, in via Gobetti, ricorda le otto vittime e successivamente a Forte San Martino si è svolta l’orazione commemorativa.


Un messaggio per il futuro – La cerimonia ha ribadito l’importanza della memoria come strumento per costruire una società più giusta, ispirata ai valori della Resistenza.

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