Genova, poesia: quattro autori per la finalissima del Premio Valéry 2025, con omaggio a Claudia Di Palma
di Stefano Rissetto
Appuntamento venerdì 6 giugno alle 18 alla Stanza della Poesia di Palazzo Ducale

Venerdì 6 giugno alle 18 alla Stanza della Poesia di Palazzo Ducale sono previste la "finalissima" del Premio Genova-Valéry 2025 e la presentazione della monografia che Daniela Bisagno ha scritto per 'Contatti' su Claudia Di Palma, la vincitrice dell'edizione 2024. La presentazione pubblica della “quaterna” di giovani speranze della poesia italiana avrà luogo nel contesto della trentunesima edizione del Festival Internazionale di Poesia, sotto la guida della direttrice artistica Barbara Garassino. A questo penultimo atto del Genova-Valéry, prima della cerimonia di premiazione prevista il 24 ottobre a Palazzo Montanaro (la dimora storica dove, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1892, Paul Valéry visse la sua importantissima “notte di Genova”), prenderà parte anche Claudia Di Palma, la vincitrice dell’edizione 2024 del Premio.
I finalisti - Laura Accerboni con Il prima e il dopo dell’acqua (Einaudi 2024), Alberto Fraccacreta con Del tutto diversi (Interno Poesia 2023), Gaia Giovagnoli con Babajaga (Industria & Letteratura 2023) e Mikel Marini con Non per il mondo ma per il giardino (Vallecchi 2024) sono i quattro giovani poeti che si contenderanno la terza edizione del Premio Genova-Valéry, riservato a poeti italiani under 40.Le raccolte super-finaliste sono state scelte tra le nove che avevano superato la seconda fase della selezione.
Chiamata per regolamento a selezionare una terna di autori, la giuria, presieduta da Massimo Morasso, ha deciso di allargare eccezionalmente a quattro autori la rosa dei pretendenti al Premio, in considerazione dell’alta qualità delle opere candidate. Nel suo libro, la genovese (ma svizzera d’adozione) Accerboni scava tra le rovine del reale svelandone tutta l’assurdità e ferocia, attraverso una straniante sequenza di ossessionate inquadrature. Fraccacreta dà corpo invece a un dotto ma vibrante canzoniere aperto a una ricerca di verità sull’amore, con stile acceso fra neo-stilnovismo e neo-barocco. La raccolta della Giovagnoli fa rivivere con singolare verve immaginifica la favola della strega Babajaga, con l’intento, non tanto di far avvicinare la strega all’umano, ma il suo esatto contrario. Mentre il venticinquenne Marini mette in scena nei suoi versi una mirabolante giostra di santi reali e immaginari, re antichi e cavalieri picareschi, in un gioco di alterego propri e altrui.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Altre notizie

Alassio: Premio Centolibri - Un autore per l'Europa, ecco i cinque finalisti
30/05/2025
di Stefano Rissetto