Genova, il Tar: legittimo il Daspo a tifoso che aveva commesso reati durante un evento non sportivo

di Redazione

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L'uomo aveva fatto ricorso contro il Ministero dell'Interno ma è stato respinto dal Tar. "Si era più volte contraddistinto per episodi violenti in ambito calcistico"

Genova, il Tar: legittimo il Daspo a tifoso che aveva commesso reati durante un evento non sportivo

Una Questura può disporre il provvedimento di Daspo anche per fatti di reato non commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. È la motivazione con cui il Tar della Liguria ha confermato il Daspo emesso dalla Questura di Genova nei confronti di un tifoso ligure per il comportamento tenuto nel corso di una manifestazione di protesta contro CasaPound "priva di collegamento con eventi sportivi".

Il ricorso contro il Ministero dell'Interno, respinto dal Tar, era stato presentato nel 2020. Il tifoso chiedeva di annullare il provvedimento con il quale il Questore di Genova aveva emesso nei suoi confronti un Daspo dopo che il ricorrente aveva partecipato agli scontri con le forze dell'ordine avvenuti durante una manifestazione di piazza contro Casa Pound, "scagliando oggetti contro gli agenti di polizia, lanciando un lacrimogeno e brandendo una cintura".

La Digos lo aveva denunciato alla Procura per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose, porto di oggetti atti ad offendere''. In seguito il Questore aveva emesso il Daspo, considerando che "il denunciato è un assiduo frequentatore dello stadio, appartenente alla tifoseria e che già in passato si è contraddistinto per la partecipazione ad episodi di violenza in ambito sportivo (al termine di un incontro calcistico, ha colpito un carabiniere con il casco da motociclista, riportando per tale azione la condanna per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e il divieto di accesso alle manifestazioni sportive per tre anni; inoltre, egli annovera a suo carico altre due condanne per porto abusivo d'armi e per furto in concorso)"