Genova, le vie sono deserte: cinghiali e caprioli scendono in città in cerca di cibo
di Michele Varì
Segnalazioni in corso Europa e nel centro storico. E nei porti senza barche nuotano i delfini
Nella Genova sempre più deserta grazie al fatto che finalmente i genovesi stanno barricati in casa i cinghiali e i caprioli trovano maggiori spazi e scendono a valle in cerca di cibo anche in strade dove non erano quasi mai stati visti: un cinghiale è stato filmato a spasso fra via Gramsci e l'area del Porto Antico, la foto invece fa riferimento a un giovane cinghiale in corso Europa, a Quinto, dove invece in passato invece in realtà di avvistamenti ce n'erano già stati.
I caprioli sono stati avvistati nel greto del Bisagno, sempre più a valle.
Ad Arenzano la colonia di pavoni che da sempre alberga nel parco comunale e gironzola per le strade ha persino invaso un supermercato, ma questa non è una novità.
E' indubbio, come fanno notare dall'Enpa (l'Ente protezione animali) di Genova con sede a Camporone, che se le vie continueranno ad rimandere vuote, senza il rumore dei veicoli e le sagomne e il vociare delle persone, anche un ambiente urbanizzato come una città è destinato ad essere sempre di più colonizzato dagli animali selvatici in perenne cerca di cibo.
Qualche genovese ha segnalato già più uccelli nei corsi d'acqua e specie di volatili rari sugli alberi dei viali.
Stesso fenomeno sta accadendo per il divieto di navigazione imposto dal Covid-19 nei mari italianiani: nei porti della Sardegna e di Trieste sono apparsi i delfini, pare non fosse quasi mai accaduto. Insomma stando a casa combattiamo il virus, lasciamo spazi agli animali selvatici e respiriamo anche un'aria più pulita, piccole note, pillole di consolazione, di un tragico ed irreale scenario di pandemia che mai avremmo immaginato di vivere.
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