Genova, la storica Insolvibile: "La lezione del 25 aprile? Prendere in mano la propria sorte e resistere"

di Redazione

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La celebrazione in Consiglio Regionale della Liberazione. "Le guerre sono sempre "totali", perché gli inermi e i civili diventano un obiettivo militare, come in Ucraina"

Genova, la storica Insolvibile: "La lezione del 25 aprile? Prendere in mano la propria sorte e resistere"

"La storia della Resistenza e della Liberazione ci insegna che le guerre hanno innanzitutto come primo obiettivo purtroppo i civili, che vengono coinvolti per primi, ma i civili hanno anche la possibilità e lo fanno, di prendere in mano la propria sorte, di lottare per la libertà, in una parola, di resistere".

Lo ricorda la storica Isabella Insolvibile stamani a Genova in occasione della seduta solenne del Consiglio regionale della Liguria per celebrare il 77/o anniversario della Liberazione.

"Faccio la storica e lavoro su fatti 'chiusi', a bocce ferme, su eventi passati, quindi non voglio esprimere alcun parallelo con la guerra di oggi in Ucraina - ha detto Insolvibile -. Certo si può fare un paragone su quello che sta succedendo alle popolazioni, che vengono travolte da guerre che sono sempre 'totali' perché gli inermi e i civili diventano un obiettivo militare, questo purtroppo sta succedendo anche oggi in Ucraina"

"L'8 settembre 1943 fu la data dello sbando delle forze armate italiane, del re che scappa, della popolazione senza ordini e senza riferimenti, ma anche la data del riscatto, l'inizio della Resistenza, la costituzione del Comitato di liberazione nazionale, quindi la data di un processo che ci porterà alla libertà".

E' la data dell'armistizio ricordata come punto cardine dalla storica Isabella Insolvibile. "La Resistenza è stato il movimento che ci ha portato alla liberazione dall'occupante nazista ma anche del collaboratore fascista, quindi la lotta di liberazione è la base della nostra democrazia e anche della nostra Costituzione - rimarca Insolvibile -. I partigiani erano migliaia ma soprattutto erano sostenuti dalla massa della popolazione. Quando si parla di una minoranza di italiani in armi, è vero che c'era una minoranza in armi ma se non fosse stata sostenuta dalla popolazione non avrebbe vinto la sua battaglia, possiamo assolutamente parlare di una lotta nazionale, in termini nazionali e generali".

"Genova e Napoli sono collegate nella storia della Liberazione: Napoli tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1943 fu la prima città d'Europa a liberarsi da sola dagli occupanti tedeschi, ma Genova sarà poi una delle grandi città del nord Italia protagoniste del movimento di liberazione nell'aprile 1945", mette in rilievo la storica.