Genova Inclusiva boccia il Consiglio sanità ligure: "Va integrato con altre figure"

di M.C.

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Marco Macrì chiede maggiore presenza di esperti in ginecologia e pediatria nel CSSL per garantire pareri autorevoli su salute materno-infantile

Genova Inclusiva boccia il Consiglio sanità ligure: "Va integrato con altre figure"

Dubbi sulla composizione e sulle competenze del Consiglio Superiore della Sanità Ligure (CSSL). Marco Macrì, esponente di “Genova inclusiva”, ha inviato una lettera aperta al sindaco Marco Bucci sollevando interrogativi sulla capacità del Consiglio di affrontare temi altamente specializzati come la salute materno-infantile. Macrì richiede chiarimenti sulle competenze del CSSL e propone una maggiore integrazione di esperti del settore.

Competenza specifica – Nella sua lettera, Macrì evidenzia come la composizione del Consiglio, formato da 13 persone provenienti da ambiti diversi, potrebbe non essere sufficiente per garantire un livello adeguato di conoscenza in ginecologia, pediatria e neonatologia. “In settori così delicati è fondamentale una presenza qualificata, altrimenti rischiamo di mancare di autorevolezza scientifica e clinica,” ha dichiarato.

Ruolo delle professionalità esterne – Pur apprezzando l’apertura del CSSL a figure esterne, come rappresentanti di associazioni di pazienti o esponenti del terzo settore, Macrì solleva dubbi sulla loro capacità di sostituire l’apporto di specialisti. “L’intenzione è lodevole, ma resta da capire se questi contributi possano garantire la necessaria competenza tecnica in ambiti tanto cruciali,” scrive nella lettera.

Proposta di integrazione – Per rafforzare il ruolo del Consiglio in ambito materno-infantile, Macrì suggerisce due soluzioni. La prima è l’inclusione di esperti qualificati in ginecologia, pediatria e neonatologia nel CSSL. La seconda è un coinvolgimento più strutturato di consulenti esterni provenienti da istituzioni di riferimento come l’ospedale pediatrico Gaslini o la Asl3.

Importanza del settore – La salute materno-infantile è un tema di rilevanza fondamentale per il futuro della comunità, e secondo Macrì, merita un’attenzione particolare. “Questo ambito non può essere lasciato in secondo piano: è un investimento per le future generazioni,” ha affermato.

Risposta attesa – Macrì conclude la sua lettera chiedendo un riscontro chiaro da parte delle istituzioni e del presidente del Consiglio Superiore della Sanità Ligure. “La trasparenza e la competenza sono essenziali per garantire la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale,” sottolinea.