Genova, il programma Ue di protezione civile per prevenire alluvioni e incendi

di Riccardo Testa

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Il workshop "IPA Flood and Fires", organizzato da Fondazione CIMA, verte sugli "early warning systems". Sette i paesi partner

Genova, il programma Ue di protezione civile per prevenire alluvioni e incendi

Nell'ambito di "IPA Floods and Fires", programma europeo a sostegno della prevenzione delle inondazioni e della gestione del rischio di incendi boschivi, Genova ospita un workshop organizzato da Fondazione CIMA e dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, dedicato all'early warning system, alle esperienze e conoscenze europee nell'ambito dei sistemi di Protezione Civile e ad un aggiornamento delle tecniche di comunicazione e delle così dette "buone pratiche" nell'area dei programmi Instrument of Pre-Accession (IPA) dell'Unione Europea.

Al workshop prendono parte delegati dei sette paesi partner del programma - Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Nord Macedonia, Serbia e Turchia. Le attività del programma sono volte a rafforzare il sistema di allertamento e di preparazione alle alluvioni, anche attraverso uno scambio di esperienze, con particolare riferimento alle nostre attività di "sala emergenze", per mettere a sistema le nozioni apprese e le buone pratiche. Tra i temi "Il ruolo della Sala Emergenze e la struttura del sistema comunale di Protezione Civile di Genova" e il monitoraggio - strumentale e di presidio territoriale - per spiegare come le informazioni vengono utilizzate per un eventuale passaggio di fase operativa o per l'attivazione di azioni mirate. Ci saranno anche visite alla sede della protezione civile del Comune di Genova, della Regione e alla sede di Arpal.

«L'obiettivo - dichiara l'assessore alla Protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino - È quello di andare verso una gestione delle emergenze sempre più veloce, più efficace e più intelligente; confrontarsi per conoscere i diversi sistemi di Protezione civile e promuovere la cooperazione tra i Paesi attraverso pratiche di scambio multidisciplinari e multirischio».