Morte Papa Francesco: conclave ai primi di maggio, tutti i nomi dei possibili successori

di Stefano Rissetto

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Tra gli italiani spicca Parolin, tra gli stranieri l'africano Sarah e l'ungherese Erdo. Mancano i capi delle diocesi di Genova, Milano e Venezia, non cardinali

Morte Papa Francesco: conclave ai primi di maggio, tutti i nomi dei possibili successori

Con la morte di Papa Francesco, si è aperta la fase di “sede vacante”, durante la quale il Collegio dei Cardinali si prepara a eleggere il nuovo Pontefice. Decorsi i novendiali di lutto, il Conclave si aprirà ai primi di maggio nella Cappella Sistina, sotto l'affresco michelangiolesco del Giudizio Universale.

Non parteciperanno i capi delle arcidiocesi di Genova Marco Tasca e Milano (la più grande del mondo) Mario Delpini e del patriarcato di Venezia, il genovese Francesco Moraglia, non insigniti da Bergoglio della dignità cardinalizia in rottura di una lunghissima tradizione legata alle tre sedi.

I principali “papabili” per il prossimo pontificato - Tra i cardinali più citati come possibili successori di Bergoglio emergono figure provenienti da diverse aree geografiche e con orientamenti pastorali differenti. Il Papa non è italiano da 47 anni, dalla morte di Giovanni Paolo I al secolo Albino Luciani. Dopo il pontefice bresciano, si sono succeduti sulla cattedra di Pietro il polacco Karol Wojtyla, il tedesco Joseph Ratzinger e l'argentino Jorge Mario Bergoglio. L’ultimo papa straniero prima di Giovanni Paolo II, eletto nel 1978, era stato Adriano VI, al secolo Adriaan Florenszoon Boeyens, olandese di Utrecht, salito al soglio pontificio nel 1522. Quindi, tra Adriano VI e Wojtyla sono passati 456 anni durante i quali tutti i papi sono stati italiani. Stavolta ci sono tre candidati italiani di grande autorevolezza.

Cardinali italiani

Pietro Parolin, 70 anni, Segretario di Stato vaticano, è considerato un candidato di equilibrio, apprezzato sia dai conservatori sia dai progressisti per la sua esperienza diplomatica e la gestione sobria degli affari vaticani.

Matteo Maria Zuppi, 68 anni, arcivescovo di Bologna, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e per una visione pastorale in linea con quella di Francesco.

Pierbattista Pizzaballa, 59 anni, Patriarca latino di Gerusalemme, ha acquisito notorietà per il suo ruolo di mediatore in Terra Santa e per la sua esperienza nelle relazioni interreligiose.

Altri candidati internazionali

Robert Sarah, 79 anni, guineano, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è considerato il capofila dei portatori di una visione tradizionalista, più attento alle questioni di fede ritenute prioritarie rispetto a ogni altra linea.

Luis Antonio Tagle, 67 anni, filippino, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, è considerato un volto globale della Chiesa, vicino alla linea di Francesco e con forte carisma nel Sud-est asiatico.

Fridolin Ambongo Besungu, 64 anni, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), è una figura influente in Africa, noto per la sua attenzione alle questioni sociali e ambientali ma di grande fermezza sul piano dottrinale.

Jean-Claude Hollerich, 65 anni, lussemburghese, relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, è apprezzato per la sua visione progressista e per il suo impegno nel rinnovamento della Chiesa.

Wilton Gregory, 76 anni, statunitense, arcivescovo di Washington e primo cardinale afroamericano, è noto per il suo impegno su temi di giustizia sociale e per la sua vicinanza alla linea pastorale di Francesco.

Péter Erdo, 72 anni, ungherese, arcivescovo di Esztergom-Budapest e primate d’Ungheria, è una figura di spicco nel panorama europeo. Teologo e canonista di grande prestigio, è visto come un possibile ponte tra tradizione e modernità nella Chiesa.

Il prossimo Conclave rifletterà la diversità e la globalizzazione della Chiesa cattolica, con una maggiore rappresentanza di cardinali provenienti da Asia, Africa e America Latina, grazie alle nomine effettuate da Papa Francesco durante il suo pontificato. La scelta del nuovo Papa sarà influenzata dalla volontà di proseguire le riforme avviate da Francesco o di intraprendere nuove direzioni, tenendo conto delle sfide contemporanee che la Chiesa deve affrontare.

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