Genova, i dragaggi in porto termineranno con un mese di anticipo rispetto al previsto
di Redazione
Necessari per mantenere la profondità che consente la navigazione in sicurezza o per scendere ancora in modo da permettere l'ingresso di navi sempre più grandi
I lavori di dragaggio del porto di Genova, per mantenere la profondità che consente la navigazione in sicurezza o in alcuni casi addirittura per scendere ancora in modo da permettere l'ingresso di navi sempre più grandi, saranno pronti con un mese di anticipo rispetto alla tabella di marcia. "Siamo fiduciosi di riuscire a concluderli a maggio - spiega Francesca Arena, l'ingegnere che per l'Autorità portuale del Mar ligure occidentale è responsabile unico di progetto per il dragaggio e il potenziamento delle banchine del porto passeggeri e del bacino di Sampierdarena -. Oggi siamo circa al 70% dell'avanzamento lavori. Siamo intervenuti sul bacino del porto commerciale con dragaggi per approfondire ulteriormente i fondali, quindi strutturali, più impegnativi di quelli di manutenzione, e li abbiamo sostanzialmente conclusi: sono in corso i rilievi batimetrici per comprovare il raggiungimento della quota di profondità programmata".
Si va da - 12,50 metri fino a -14,50 a seconda dei terminal e i dragaggi interessano anche il porto passeggeri, che ora può far entrare anche le nuove navi da crociera world class di Msc, fra le più grandi al mondo. "Sul compendio traghetti stiamo ripristinando i fondali a quota meno 10 - continua Arena -. Sul terminal crociere scendiamo a -11 e abbiamo già raggiunto il risultato a Ponte dei Mille ponente, sulla parte di specchio acqueo che accoglierà il naviglio world class (con pescaggi di 9,40 metri, una stazza lorda di 200 mila tonnellate, circa il 20% in più delle navi da crociera attuali, con lunghezze e larghezze maggiori). Lo abbiamo raggiunto ad agosto, approfondendo di un metro rispetto al fondale attuale, perché la prima di quelle navi era data in arrivo a ottobre anche se poi per diversa programmazione dell'armatore è stato posticipata. Quindi abbiamo tenuto il passo con le esigenze dettate dai traffici marittimi, abbiamo concentrato i lavori creando sinergie e siamo riusciti ad arrivare in anticipo".
Manutenzioni a parte (per mantenere I fondali alle profondità raggiunte), la partita dei dragaggi si chiuderà a maggio. Di approfondimenti ulteriori si riparlerà con la nuova diga.
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