Genova, Fusione Psa-Sech: decisione rinviata a luglio
di Marco Innocenti
ll comitato di gestione dell'AdSP non si pronuncia. Danesi: "Deve essere fatta in tempi brevi. Autostrade? Un disastro"
La decisione sulla fusione Psa-Sech slitta a luglio. Sia l'Avvocatura dello Stato, a cui l'Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale si era rivolta per un parere, sia l'Autorità garante per la concorrenza hanno dato responso positivo sull'operazione, che assegnerebbe alla Psa di Singapore che ha già la maggioranza del terminal Psa Genova Pra', il più grande del porto di Genova, anche il controllo del terminal container Sech di calata Sanità (di cui oggi detiene il 40%).
Ma la delibera non è entrata nell'ordine del giorno della riunione del Comitato di gestione dell'Adsp di oggi (e non ci sono state neppure comunicazioni del presidente), che ha sancito l'approvazione del sostegno alle compagnie portuali e la riduzione dei canoni per i terminalisti penalizzati dal Covid-19. A palazzo San Giorgio procedono con cautela. Forse la volta buona potrebbe essere il Comitato del 10 luglio.
"I tempi sono maturi, la fusione deve essere fatta in tempi brevi - commenta Gilberto Danesi, presidente di Psa Italia, convinto che il via libera sia imminente". Sale invece la preoccupazione per il caos autostrade: "E' un disastro. Quanto pesa sul terminal? Potrebbe anche chiudere volendo: perché è chiaro che i tir prendono altre strade: il container è come l'acqua va dove c'è minore resistenza, quindi a Livorno, alla Spezia. Stiamo facendo i conti, ma per tutti i terminal genovesi è un disastro, anche per Vado. Purtroppo è molto peggio del Covid,".
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