Genova, domani la prima diffusa del Teatro Carlo Felice coinvolgerà anche l'ospedale San Martino, il carcere di Marassi e il Centro Disabili ASL3
di Carlotta Nicoletti
Presidente Toti: "La musica come opportunità di consolazione per chi soffre e chi è solo"
Un teatro che incontra i cittadini, diffuso sul territorio e sempre più internazionale, ma altrettanto consapevole delle proprie radici culturali. Questi i presupposti del progetto sostenuto da Regione Liguria che domani, venerdì 13 ottobre, vedrà la Prima della stagione lirica e sinfonica del Teatro Carlo Felice “A Midsummer Night's dream” uscire dagli spazi canonici per arrivare fino al carcere di Genova Marassi e non solo. Lo spettacolo raggiungerà anche l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, il Centro Residenziale e Semiresidenziale Disabili Asl3 a Quarto e la Rsa Residenza Anni Azzurri di Sestri Ponente. L’opera verrà trasmessa o in contemporanea con il Carlo Felice, alle ore 20, o in differita, per andare incontro alle esigenze di ospiti e pazienti come nel caso del Policlinico San Martino, che nella sala di somministrazione della chemioterapia del Cancer Center diffonderà lo spettacolo alle 11.30, e della Rsa di Sestri Ponente, che lo proporrà alle 15.30 di domani. Appuntamento alle 20 invece per detenuti e personale del carcere e per il Centro Residenziale e Semiresidenziale Disabili di Quarto.
“Con la Prima diffusa affermiamo che la cultura è un diritto di tutti i liguri, in particolare delle persone che soffrono in ospedale, che patiscono la solitudine o che stanno scontando una pena carceraria. La musica – commenta il presidente della Regione Liguria con delega alla Cultura Giovanni Toti – è portatrice di pace e di consolazione soprattutto per chi non ha la possibilità di frequentare un teatro. Per questo riteniamo un nostro dovere portarla nei luoghi del dolore. La Prima di quest’anno, in particolare, presenta dei costumi straordinari che sono una festa per gli occhi. Siamo veramente lieti e orgogliosi di questa iniziativa, che nei prossimi anni sarà estesa a tutta Liguria”.
“Il teatro esce dai suoi confini istituzionali per arrivare alle persone nei luoghi dove sofferenza, solitudine e disagio sono comuni – aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola –. La cura delle persone non passa solo attraverso il miglior trattamento, ma nel disagio e nella malattia dell'uomo è necessario somministrare una medicina che passi attraverso strumenti alternativi: la musica e il teatro ne rappresentano l'espressione massima. La cultura è dunque capace di curare e di lasciare un segno indelebile”.
Sarà l’opera in tre atti di Benjamin Britten su libretto proprio e di Peter Pears, dalla commedia di William Shakespeare, a inaugurare la nuova stagione lirica del Teatro Carlo Felice. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, con la regia del tenore, direttore d’orchestra e direttore artistico Laurence Dale. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat in Oman.
“L'Opera Carlo Felice – dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi – intende proporsi come un Teatro d'arte e d'avanguardia che nel valorizzare il grande repertorio del Teatro musicale e d'opera, conferma la sua fondamentale funzione socio-culturale. L'esperienza di una prima della stagione d'opera diffusa in luoghi altamente significativi della nostra società è solo il preludio ad una presenza del nostro Teatro dal vivo, con professori dell'orchestra e artisti del coro, che verranno impegnati in concerti da camera. Dopo un importante progetto di educazione alla musica e presenza a Teatro di giovani studenti di tutta la Regione e i concerti di Liguria Musica, proponiamo una nuova tessera per un ideale mosaico che concepisce il teatro come luogo simbolo di arte, democrazia ed inclusione”.
Mirella Cannata, presidente dell’associazione Teatro Necessario onlus, spiega che “l’opera è un genere inedito per la programmazione del Teatro dell'Arca, lo spazio comunitario costruito all’interno del carcere, e proprio per questo rappresenta una sfida importante nel nostro percorso artistico. Si è infatti svolto proprio oggi un incontro propedeutico con sovrintendente Claudi Orazi, regista Laurence Dale, maestro Pierangelo Conte e con il consigliere della Fondazione Teatro Carlo Felice Reggio Enrico, per poter approfondire alcune tematiche della commedia shakespeariana insieme alle chiavi di lettura dell’opera. Il Teatro dell’Arca è uno spazio di ‘libertà’ che negli anni ha saputo aprirsi sempre di più alle scuole e alla cittadinanza per dare vita a sinergie con la città”.
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