Genova, carcere di Marassi: prosegue la protesta, rotti tavoli e sgabelli e lanciato cibo nei corridoi
di Stefano Rissetto
L'istituto oggi ospita circa 700 detenuti a fronte di una capienza prevista di 456 reclusi
Continua la protesta nel carcere di Marassi a Genova. Poco prima della mezzanotte, per il secondo giorno consecutivo i detenuti di tutte le sezioni, compresa la Quinta che ospita reclusi sottoposti al programma di alta sicurezza, hanno lanciato dalle celle nei corridoi pezzi di tavoli e sgabelli, preventivamente vandalizzati, e anche avanzi di cibo. La protesta è durata circa un'ora e riguarda gli acquisti a disposizione dei reclusi, dalla "spesa" al "sopravitto".
In margine all'ennesimo episodio di tensione, il segretario regionale della Uilpa Fabio Pagani commenta: "Non è bastato l’intervento del Magistrato di Sorveglianza e del Direttore dell’Istituto , che hanno ricevuto e ascoltato una delegazione di detenuti , al momento non sembrano essere state sufficienti le loro rassicurazioni. Occorre immediatamente risolvere la problematica della spesa e del sopravitto altrimenti il pacchetto di richieste potrebbe ampliarsi e a questo punto sarebbe difficile trovare una soluzione. Facciamo un appello al Ministro Nordio , gli chiediamo di intervenire con celerità su Marassi, non possiamo permetterci disordini per problematiche non risolte, per un istituto che oggi ospita circa 700 detenuti a fronte di una capienza regolamentare/ottimale di 456 detenuti".
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