Genova capitale del canottaggio con la regata storia delle Repubbliche Marinare
di Edoardo Cozza
Nel capoluogo ligure anche la conferenza nazionale degli allenatori nazionali FIC: due fine settimana di eventi di assoluto rilievo per la città
Genova sarà capitale del canottaggio per due week end di dicembre, che la vedranno due volte in primo piano nell'organizzazione di altrettanti eventi di assoluto rilievo: la Regata storica delle Antiche Repubbliche Marinare e la conferenza nazionale degli allenatori FIC.
«Genova si trasforma nella capitale del canottaggio – spiega il sindaco Marco Bucci - È un onore per la nostra città ospitare in pochi giorni la conferenza nazionale degli allenatori e la regata delle Antiche Repubbliche Marinare. Due eventi di grande prestigio per celebrare lo sport e avvicinare anche i più giovani a questa disciplina. La nostra volontà è far sì che il canottaggio possa trovare sempre più spazio a Genova: la creazione del Centro Remiero Federale Universitario di Prà è stato solo il primo passo verso questo obiettivo. Siamo una città di mare, dalla grande storia marinaresca ed è importante riscoprire anche le nostre tradizioni. La vittoria di Genova nella regata delle Antiche Repubbliche Marinare manca dal 2017: in bocca al lupo ai nostri atleti per tornare a vincere!».
«Dopo l’inaugurazione, lo scorso anno, del Centro Federale Universitario che consente agli studenti/atleti di allenarsi armonizzando i tempi dello studio con quelli dell’agonismo, presentiamo oggi altre due importanti iniziative che confermano Genova come città attenta ai giovani e allo sport, ma anche come sede di eventi di rilievo – aggiunge l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – Accogliamo dunque con grande piacere la conferenza nazionale degli allenatori, che quest’anno hanno scelto la nostra città, mentre ci prepariamo ad ospitare una regata storica, che ricorda la tradizione e i fasti dell’antica Repubblica ma che nel contempo è anche una gara a tutti gli effetti: una competizione tra giovani, sana carica di energia, fatta di allenamenti quotidiani e di un impegno sicuramente formativo».
Nel prossimo fine settimana i tecnici italiani si danno appuntamento a Genova per l’annuale Conferenza Nazionale Allenatori, un importante momento di formazione, al quale partecipano oltre 300 tecnici con un focus sul tema Attività Giovanile nel Canottaggio Under 11: la nuova sfida. Si inizia sabato 11 dicembre alle 14.30 nel Salone di Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, mentre domenica 12, a partire dalle 8.30, i lavori si spostano Porto antico, nella Sala Maestrale del Centro Congressi.
«Oggi abbiamo presentato le attività che la FIC sta sviluppando e svilupperà nel futuro su questo territorio. In questa fine settimana, a Genova, si svolge la Conferenza Nazionale Allenatori durante la quale sarà disegnato il percorso tecnico del canottaggio giovanile immaginando anche le iniziative per arrivare a Parigi 2024 – commenta il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale - Tutta questa attività è stata resa possibile grazie alla collaborazione, alla sensibilità e all'attenzione che il sindaco Marco Bucci, che ringrazio, ha garantito alle iniziative della Federazione Italiana Canottaggio. Insieme abbiamo attivato importanti sinergie sfociate nella costituzione del College Remiero di Genova, in collaborazione con l'Università di Genova, proprio per iniziare il percorso di dual career in vista dei prossimi importanti eventi remieri Continentali e Mondiali».
«Genova, con il bacino di Pra’ sta contribuendo in maniera importante alla crescita remiera dei giovani di questo territorio – afferma Francesco Cattaneo, direttore tecnico della Nazionale di Canottaggio - Le società genovesi e liguri testimoniano, con il loro lavoro per i giovani, l'attenzione allo sport e in particolare al canottaggio. Il College Remiero è il frutto di questa passione e la FIC sa di poter contare, in vista di Parigi 2024, su strutture che permettono ad atlete e atleti di potersi allenare fermandosi anche nello studio»
«Il canottaggio a Genova non si è fermato per la pandemia – dice Marco Dodero, presidente del Comitato organizzativo della Regata delle Repubbliche Marinare – il Centro Remiero dì Pra’, in concessione alla Federazione Italiana Canottaggio, il Centro Federale Universitario con Foresteria a Villa Demari, la conferenza nazionale allenatori di canottaggio, la regata storica delle Repubbliche Marinare, la prima durante la pandemia, dimostrano che lo sport e la tradizione continuano. Genova non si risparmia e lo spettacolo sarà assicurato: 15 atleti
della nazionale faranno parte delle rappresentative di Pisa, Amalfi, Venezia e Genova si daranno battaglia. Il campo di gara di Pra’ sarà teatro di una sfida avvincente e, grazie alle dirette televisive, tutta l’Italia godrà di questo spettacolo. Ringrazio tutto il personale del Comune di Genova che mi ha supportato durante l’organizzazione, e un grazie vero e sincero al nostro sindaco, sempre positivo e concreto».
Domenica 19 dicembre, una settimana prima di Natale, le acque della costa genovese si tingono dei colori degli antichi galeoni medievali. Si disputa nello specchio acqueo della fascia di rispetto di Prà la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, la notissima e prestigiosa manifestazione sportiva di rievocazione storica, che coinvolge gli equipaggi delle quattro città, Genova, Amalfi, Pisa e Venezia in una sfida a colpi di remi, a bordo dei galeoni ricostruiti su modelli del XII secolo. La gara si svolge ogni anno ed è ospitata a rotazione in una delle quattro città, l’ultima edizione a Genova è stata nel 2018.
Si inizia alle 12 con il posizionamento in tribuna dei figuranti del corteo storico, alle 12.30 parte la regata, con premiazione dell’equipaggio vincitore alle 13.
Istituita nel 1955 per celebrare le imprese delle più antiche Repubbliche Marinare italiane, la gara remiera per galeoni coinvolge quattro equipaggi, ognuno dei quali è composto da 8 vogatori e un timoniere, mentre le imbarcazioni sono lunghe 15 metri e larghe 1 metro e 70 centimetri.
I galeoni, realizzati sulla linea delle antiche “Galere” o “Feluche di Rappresentanza” sono dipinti con i colori tradizionali e i simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: bianco con drago per Genova, rosso con aquila per Pisa, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi.
La città vincitrice si aggiudica il trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, che verrà rimesso in palio in occasione della regata successiva.
La regata sarà preceduta da un grande corteo, formato dai cortei storici delle quattro città Repubbliche Marinare, che partirà sabato 18 alle 15 da piazza De Ferrari/largo Pertini. In testa al corteo, la banda della Filarmonica Sestrese. Durante il percorso (via XXV Aprile, piazza Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, via Bensa, piazza dell’Annunziata, via Lomellini, piazza Fossatello, via al Ponte Calvi, via Sottoripa, piazza Caricamento), i figuranti dei cortei storici metteranno in scena un momento rappresentativo della propria città.
Il Corteo Storico di Genova rievocherà un evento dell’anno 1.101: il trionfale ritorno del condottiero genovese Guglielmo Embriaco (detto Testadimaglio) che, dalla Terrasanta, recò alla città il Sacro Catino.
Il Corteo Storico di Amalfi rievocherà la gran festa organizzata il 26 aprile 1.002 nel Ducato costiero: Sergio, primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, prende in sposa Maria, figlia del principe longobardo di Capua e Benevento; oltre agli sposi e agli esponenti della corte ducale, sfilano in corteo i principali protagonisti della storia marinara amalfitana: Mansone, avo dello sposo, i giudici suoi collaboratori, il console del mare, i consoli delle colonie virtuali d’oltremare, il vessillifero col gonfalone, i valletti e gli alfieri con la bandiera evocativa della romanità di Amalfi, i cavalieri, gli arcieri e i marinai.
Il Corteo Storico di Pisa metterà in scena una sequenza di figure evocative della storia medievale della città toscana: ecco la popolana Kinzica, che nel cuore di una notte del 1.004 balzò a cavallo correndo a perdifiato per avvertire i concittadini del pericolo d’invasione incombente sulla città, che era rimasta priva di difese fluviali essendo la flotta pisana impegnata alle isole Baleari, i consoli delle colonie d’oltremare, i fanti e i balestrieri impegnati nelle lotte con le Repubbliche rivali (a Durazzo, al Giglio, alla Meloria, a Fratte presso Ravello), il podestà con membri dei Consigli e priori delle arti, il capitano del popolo, la marineria pisana rappresentata da ammiragli e consoli del mare, patroni, comiti, marinai.
Il Corteo Storico di Venezia renderà onore - come nell’anno 1489- alla patrizia veneziana Caterina Cornaro che - vedova di Giacomo Lusignano, dal quale aveva ereditato il regno di Cipro – sbarcò in Laguna e, assisa su una portantina retta da otto schiavoni mori e seguita dalla delegazione cipriota, venne accolta con gli onori dal doge e dalla città. Come è noto, la regina di Cipro consegnò l’isola alla Repubblica Serenissima che poté così rafforzare la propria influenza sulle vie dell’Oriente. Aprirà il corteo di Venezia il gonfalone con lo stendardo assegnato a Venezia nel 1171 dal Papa Alessandro III, sfilerà l’oligarchia mercantile dei senatori e dei pregadi con trombettieri e tamburini, e spiccherà, scortato dai suoi armati, il “capitano da mar” ovvero l’ammiraglio della flotta veneziana.
Alle 16, in piazza Caricamento il corteo storico della Regata si unisce al corteo del Confeugo e prosegue per via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via Petrarca per arrivare in piazza De Ferrari, dove alle 16.45 verranno presentati gli equipaggi e alle 17.30 si svolgerà la cerimonia del Confuego, seguita dall’accensione del tradizionale falò.
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