Genova, Bucci: "Sulla qualità della vita in questa città non ci sono dubbi"

di Alessandro Gardella

Il sindaco "risponde" alla classifica del Sole 24 Ore: "Basta andare in giro a chiedere ai cittadini, nessuno vi dirà che a Genova non si vive bene. Le statistiche non tengono conto di alcuni parametri importanti"

Presente all'assemblea pubblica di Confindustria, il sindaco di Genova Marco Bucci ha affrontato diversi temi, in primis la crescita industriale della città: "Sono stato molto contento di vedere questa mattina articoli nei quali si parla molto bene di Genova e della Liguria. Genova che vuole mettere le basi per costruire i trend del futuro, sia per quanto riguarda la mobilità che la digitalizzazione. Oggi sottolineerò questo, il fatto che oltre al capitale umano abbiamo un capitale geografico importante. Con la macroregione composta da noi, Lombardia e Piemonte con le tre grandi città connesse in maniera molto veloce per persone, cose e dati digitali. Questa macroregione è quella che ha il pil più alto d'Europa ed è veramente il futuro. Il Covid ci ha insegnato che bisogna vivere in città diffuse, non troppo concentrate ed è il modo nuovo con il quale valutare la qualità della vita. Nelle città si deve poter vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero. Questo è il futuro".

Il primo cittadino genovese ha poi parlato della classifica pubblicata in mattinata dal Sole 24 Ore, che posiziona Genova al 26esimo posto come qualità di vita in Italia: "Agli industriali chiedo di partecipare ai grandi progetti, di avere voglia di investire, creare occupazione e ricaduta economica sul territorio in accordo con l'amministrazione. Tutti abbiamo lo stesso obiettivo, che è quello di avere una grande città con eccezionale qualità di vita e capacità di far rendere il capitale investito. Sulla qualità della vita non sono assolutamente preoccupato, sono cose estremamente variabili. Sulla qualità di vita di Genova credo non ci siano discussioni, anche se qualche statistica può dire qualcosa di diverso. Siamo tra le prime città di Italia e di questo siamo contenti, ma basta andare in giro a chiederlo e penso che nessuno possa dire che a Genova non si vive bene".

Infine, Bucci ha spiegato come il processo di attrazione della città verso attività commerciali non si sia fermato nonostante la pandemia: "Abbiamo moltissime aziende che sono arrivate qui, negli ultimi 4 anni ne ho contate più di 20. Sono stati creati a Genova più di 13.000 posti di lavoro e ora aspettiamo i dati di fine 2021. Le cose stanno andando bene da questo punto di vista. Quello che deve essere ancora sviluppata è l'area degli Erzelli e quella dell'ex Ilva. Non possiamo permetterci che queste aree non diano ricaduta economica e occupazionale alla città di Genova. Se riusciamo a rimettere in carreggiata anche queste zone abbiamo completato il quadro. Pensate agli investimenti che vengono fatti per l'ex Mira Lanza o nel mercato di Corso Sardegna".