Genova, arte: riprende vita dopo vent'anni il gigantesco coniglio rosa promosso dalla galleria Pinksummer

di Stefano Rissetto

2 min, 17 sec

Il duo Berruti & Pennone commissionò agli artisti viennesi Gelitin/Gelatin l'opera che si trova su una montagna nei pressi di Artesina

Genova, arte: riprende vita dopo vent'anni il gigantesco coniglio rosa promosso dalla galleria Pinksummer

Il gigantesco coniglio rosa delle Alpi Marittime, frutto dell'intraprendenza delle galleriste genovesi Antonella Berruti e Francesca Pennone di Pinksummer, che avevano arruolato alla bisogna il collettivo artistico viennese dei Gelitin/Gelatin, torna a vivere nel ventennale della realizzazione.

Venerdì 24 gennaio 2025, dalle 19.00 alle 21.00, i Gelitin/Gelatin, noti per la loro arte provocatoria e giocosa, daranno il via a una nuova proposta artistica: Coniglio 20 in 25. L'evento, che si terrà ad Artesina nelle Alpi Marittime piemontesi, segna il ventennale della loro leggendaria scultura Hase / Rabbit / Coniglio (2005), un gigantesco coniglio (foto Christoph Harringer) che emerge nel paesaggio montano. Per l'occasione, gli artisti presentano una performance unica, che unisce balli, disegni, parole e dipinti dal vivo, in un'esperienza immersiva che coinvolge il pubblico e trasforma lo spazio in un palcoscenico vibrante.

Coniglio, un'icona delle Alpi - Realizzata tra il 1999 e il 2005, Hase / Rabbit / Coniglio è una scultura monumentale che ha conquistato la montagna di Artesina, vicino a Cuneo. Alta oltre 50 metri, la figura di un coniglio, con una ferita da cui fuoriescono finte interiora, ha un impatto visivo sorprendente e surreale. Pur essendo una struttura enorme, l’opera si fonde armoniosamente con l’ambiente naturale, creando un legame speciale con chi la osserva. La sua grandezza e la sua forma accogliente invitano i visitatori a percorrerla, esplorarla e toccarla, rendendola una vera e propria esperienza sensoriale.

La realizzazione collettiva - Il progetto nacque nel 1999, quando un gruppo di cinquanta donne, con l'aiuto degli artisti, iniziò a lavorare a maglia il rivestimento in lana rosa. Dopo cinque anni di meticoloso lavoro, l'opera fu completata con il riempimento di paglia che diede forma al gigantesco coniglio imbottito di mille metri cubi di materiale. La comunità locale di Artesina partecipò con entusiasmo alla creazione, trasformando l'arte in un progetto collettivo che divenne simbolo di unione tra l'arte e il territorio.

Decadenza e evoluzione dell'opera - Nonostante il passare del tempo e le difficili condizioni climatiche, che hanno portato al deterioramento dell'opera, i Gelitin/Gelatin non vedono la decadenza come un problema, ma come parte integrante del loro progetto artistico. La naturale trasformazione dell’opera, che sta lentamente cambiando aspetto, viene celebrata come evoluzione. "Il processo di deterioramento è una fase della vita dell'opera", affermano gli artisti, un aspetto che li rende ancora più legati al concetto di arte in costante divenire.

La performance del 24 gennaio - Per il ventennale, i Gelitin/Gelatin propongono un evento che mescola elementi di performance e arte visiva, dove il coniglio e il suo spirito giocoso si riflettono nel comportamento degli artisti. Indossando costumi da coniglio, i Gelitin/Gelatin daranno vita a un'esibizione che combina danza, disegno e parole. La performance diventa così un modo per rivivere l'opera e il suo significato, mentre il pubblico viene coinvolto in una nuova dimensione dell'arte.

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