Genova apre le porte al Parlamento Europeo dei Giovani: 200 ragazzi da tutta Europa a confro
di Redazione
Fino al 26 marzo tavoli tematici di confronto per diventare sempre più cittadini europei: incontri nelle sedi istituzionali di Palazzo Tursi, Palazzo Albini e Palazzo San Giorgio
Genova apre le porte all’European Youth Parliament (EYP), promosso dall’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG). Il Comune di Genova ospita la 52° National Selection Conference del Parlamento Europeo Giovani (dal 21 al 26 marzo), con tavoli tematici diffusi all’interno delle sedi istituzionali di Palazzo Tursi, Palazzo Albini e Palazzo San Giorgio. L’evento è una delle due Sessioni Nazionali che saranno organizzate sul territorio nazionale durante l’anno e vede la partecipazione di 150 giovani provenienti da tutta Italia e 50 delegati europei che si confronteranno su skills interdisciplinari, con l’obiettivo di diventare cittadini consapevoli del futuro, in grado di formarsi un pensiero autonomo e argomentare criticamente le proprie posizioni.
La delegazione internazionale di studenti stranieri è stata accolta questo pomeriggio nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, dal presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba e l’assessore alle Politiche per i giovani Francesca Corso.
«In una città che spesso è stata etichettata come una città per anziani - ha detto l’assessore Francesca Corso - oggi dimostriamo di essere in grado di ospitare 200 ragazzi che arrivano da tutta Europa e che hanno scelto Genova per questa la 52° National Selection Conference del Parlamento europeo dei giovani, che è una occasione molto bella per farli discutere di attualità, ambiente, commercio sostenibile e dei temi al centro della politica italiana ed europea. Un appuntamento dedicato alla promozione della cittadinanza attiva europea, attraverso l'incoraggiamento del dibattito, del dialogo costruttivo e della comunicazione interculturale. Un progetto che, come amministrazione comunale, abbiamo sposato fin dall’inizio, non solo ospitando i ragazzi nei nostri palazzi istituzionali, ma facendoli incontrare con le nostre realtà associative: un valore aggiuntivo per le politiche giovanili e una operazione ottima per il marketing territoriale, perché abbiamo la possibilità di far conoscere Genova a chi magari non l’avrebbe potuta visitare».
«Sono un grande sostenitore di queste iniziative - dichiara il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba durante il saluto ai ragazzi - I giovani, e oggi ne abbiamo tangibile dimostrazione, hanno voglia di partecipare alle decisioni del paese, hanno voglia di domandare, hanno necessità di risposte e di far sentire la propria voce, compito nostro è accompagnarli. È fondamentale che le istituzioni si aprano ai ragazzi, rendendoli partecipi dei meccanismi che determinano il funzionamento dell’amministrazione, piccola o grande che sia. Significa sensibilizzarli alla vita sociale e democratica, aiutarli a prendere consapevolezza della res publica, del bene comune, che è loro per diritto ma verso il quale hanno anche doveri. Sono il nostro fiore all’occhiello, A loro spetta il compito di gettare le basi per il futuro del nostro paese, a noi quello di dare gli strumenti per farlo».
L’iniziativa, rivolta a tutti gli studenti provenienti da scuole secondarie di secondo grado del territorio nazionale, ha portato a Genova una delegazione internazionale di studenti stranieri, in modo da favorire non solo lo scambio di idee sul futuro dell’Unione, ma anche il dialogo culturale fra i partecipanti e la possibilità di far conoscere la città, i suoi edifici storici, i luoghi istituzionali, ma anche le bellezze del territorio e le sue tradizioni.
Il tema centrale dell’evento di Genova è “Uncharted Waters: From Genoa throughout the Mediterranean, a meeting point between cultures and a strategic commercial hub”, ovvero “Acque inesplorate, da Genova attraverso il Mediterraneo, un punto di incontro tra culture e uno snodo commerciale strategico”. I giovani discuteranno di commercio sostenibile in un mondo sempre più interconnesso, con particolare attenzione alla coesione sociale e al contatto fra identità e culture molto differenti, come occasione di sviluppo e arricchimento per il territorio, ma anche di ambiente, di cultura e di politica internazionale.
L’evento è una delle due sessioni nazionali che saranno organizzate in Italia nel 2023 per un confronto fra giovani su skills interdisciplinari, con l’obiettivo di farli diventare cittadini consapevoli del futuro, in grado di formarsi un pensiero autonomo e argomentare criticamente le proprie posizioni.
Il progetto, European Youth Parliament (EYP), nasce a Fontainebleau il 1957, ha come obiettivo il coinvolgimento dei giovani europei, di età compresa tra i 16 e i 30 anni, nella vita istituzionale della società odierna attraverso la promozione del dibattito, del dialogo internazionale costruttivo e della comunicazione interculturale su determinati temi quali uguaglianza, inclusione e sostenibilità. In Italia, l’iniziativa è promossa dall’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG), costituita nel 1994 a Milano, che coinvolge nei propri eventi annualmente oltre 1.000 giovani partecipanti tra studenti italiani delle scuole superiori e dell'Università e studenti internazionali. L’idea rispecchia, in lingua inglese, il processo decisionale del Parlamento europeo, dove partecipanti sono divisi in Commissioni per arrivare a una risoluzione parlamentare.
Genova, nel 2021, aveva già ospitato la Regional Session di Genova 2021. Il progetto, European Youth Parliament (EYP), nasce a Fontainebleau il 1957, è ha come obiettivo il coinvolgimento dei giovani europei, di età compresa tra i 16 e i 30 anni, nella vita istituzionale della società odierna attraverso la promozione del dibattito, del dialogo internazionale costruttivo e della comunicazione interculturale su determinati temi quali uguaglianza, inclusione e sostenibilità. In Italia, l’iniziativa è promossa dall’Associazione Parlamento Europeo Giovani (PEG), costituita nel 1994 a Milano, che coinvolge nei propri eventi annualmente oltre 1.000 giovani partecipanti tra studenti italiani delle scuole superiori e dell'Università e studenti internazionali. L’idea rispecchia, in lingua inglese, il processo decisionale del Parlamento europeo, dove partecipanti sono divisi in Commissioni per arrivare a una risoluzione parlamentare.
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