Genova, apre il Centro consulenze strategiche e analisi sull’economia del mare: è intitolato a Giuseppe Bono

di Edoardo Cozza

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A guidarle il Seacs sarà l'amministratore delegato Massimo Ponzellini, mentre il presidente onorario sarà il sindaco Marco Bucci

Genova, apre il Centro consulenze strategiche e analisi sull’economia del mare: è intitolato a Giuseppe Bono

Da oggi porta il nome di Giuseppe Bono, il manager protagonista del grande rilancio dell’industria cantieristica italiana, recentemente scomparso, il Centro consulenze strategiche e analisi sull’economia del mare (SEACS) che ufficializza con il nome anche la sua sede: Genova. Il Centro SEACS, che è frutto anche del ruolo di incubatore svolto da Nomisma, attraverso Nomisma mare, potrà contare sul supporto del Cesmar, Centro studi della Marina Militare Italiana, di Aiad, Industrie della difesa, e di altri soggetti anche associativi e finanziari che hanno deciso di sostenere l’iniziativa e di cui sarà presto data comunicazione.

Amministratore delegato del "Centro Giuseppe Bono" sarà Massimo Ponzellini, presidente onorario della Banca europea per gli investimenti, mentre la carica di direttore operativo sarà ricoperta da Bruno Dardani e quella di coordinatore tecnico da Gian Carlo Poddighe, vicepresidente Cesmar; è in fase di definizione la composizione del Comitato di indirizzo.

Marco Bucci, in quanto sindaco di Genova, ha accettato di ricoprire la carica di Presidente onorario, confermando la determinazione di concentrare a Genova, non solo le consuete attività di studio e di analisi di una limitata parte del cluster mare, ma di fare del capoluogo ligure il fulcro di un sistema di interconnessioni fra tutte le componenti dell’economia del mare, affiancando anche le aziende sia nel campo delle consulenze strategiche sia in quello della formazione. In questa ottica si colloca il progetto per veri e propri stati generali dell’economia del mare, declinata in tutte le sue realtà, dando vita a un’associazione all’interno della quale vengano veicolate informazioni sulle innovazioni tecnologiche e quindi sulle possibilità di cooperazione di tutta l’economia del mare e la ritrovata marittimità del Paese.