Genoa, Preziosi: "Piatek non mi sorprende, segnerà oltre 35 gol"

di Redazione

Il presidente: "Era un'operazione da fare, le nostre scelte non sono occasionali"

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Enrico Preziosi rivela alcun nome, ma assicura che il suo Genoa sta seguendo più di un talento in vista del mercato estivo. "Ne abbiamo più di uno, penso che a giugno faremo delle operazioni su qualcosa che stiamo studiando dall'anno scorso, poi saremo felici se avremo un pizzico di fortuna come quest'anno", ha spiegato il presidente rossoblù, riferendosi in particolare a Krzysztof Piatek rivenduto a gennaio dopo pochi mesi con una notevole plusvalenza. "Siamo fortunati...Ma la scelte che sembrano occasionali, non sono tali - ha chiarito al termine dell'assemblea della Lega Serie A -. Non è che uno arriva e prende Romero, poi pesca Piatek. Ci sono anche tanti giocatori che non hanno risposto alle aspettative. Ora ci godiamo questo momento fortunato, ma abbiamo sempre scelto giocatori che ritenevamo adatti al nostro calcio. Il valore di Piatek può aumentare? Non è affar mio, non credo che il Milan debba fare trading come facciamo noi. Noi facciamo fatica a rifiutare certe offerte. Se mi aspettavo questo suo score con il Milan? Sì, altrimenti non l’avrei venduto al quelle cifre. Evidentemente è un giocatore importante, molti non sono contenti tra i genoani per le cifre e tutto il resto, però è un’operazione che si doveva fare e l’abbiamo fatta. A me Piatek non sorprende, credo che in una squadra dove ci sono più possibilità in attacco lui riesca a esprimersi al meglio: noi rispetto al Milan non avevamo grandi soluzioni in attacco, siamo una squadra diversa. Il Milan ha molte più soluzioni, ha più possibilità di segnare: credo che arriverà oltre i 35 gol in gare ufficiali. Rammarico? No, io sono soddisfatto perché sta facendo bene: è come un sarto che ti ha fatto bene l’abito e tu sei contento, va così. Noi abbiamo preso dei soldi, per alcuni sono pochi e per noi erano giusti: siamo contenti di aver fatto l’operazione e auguro a Piatek e al Milan di avere i successi che si meritano”. Kouamé al Napoli? Ora pensiamo al campionato, poi vedremo in estate cosa succederà. Noi facciamo le cose per il bene della società, anche se a volte questo concetto non è condiviso dai tifosi, che vorrebbero giustamente i propri idoli nella propria squadra" "Quando l'arbitro viene chiamato dalla Var, evidentemente c'è un dubbio e forse la Var stessa può eliminarlo: si chiama l'arbitro, gli si dice che non è rigore, perché è così, ma senza rivederlo". Anche alla luce dell'episodio finale di Fiorentina-Inter, ne è convinto il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che oggi ha ricevuto 10 mila euro di multa per le critiche all'arbitro Marco Di Bello dopo la gara di dicembre con la Roma: "Me la sono cavata, dai... - ha sorriso dopo l'assemblea della Lega Serie A - Spero siano spesi a fin di bene, credo che la Federazione usi queste multe nel sociale, quindi va bene così". "E' strano che dopo la chiamata del Var Abisso abbia confermato il rigore - ha aggiunto commentando il controverso episodio di Firenze -. Forse non ha visto nella maniera giusta, allora vorrebbe dire che anche il sistema ancora va rifatto o comunque ripensato. Io sono del parere che, nel momento in cui interviene la Var, ci deve essere qualcuno che giudica e non l'arbitro". "Non c'è preoccupazione" per l'applicazione della Var, ha aggiunto Preziosi: "Credo che Abisso non volesse assolutamente fare un errore così madornale. Un arbitro non può essere felice di aver fatto un errore così grossolano. Chi non fa non sbaglia. Ci saranno ancora errori e polemiche, il problema è dimostrare la volontà che gli errori possono essere in futuro eliminati"