Genoa, il ritrovato Kouamé può essere l'arma giusta per il finale di stagione

Cambiare idea e tornare sui propri passi non è solo sinonimo di umiltà. Nel calcio è anche sinonimo di intelligenza tattica e, su questo campo, Cesare Prandelli non ha proprio nulla da imparare. Basti guardare il caso Christian Kouamé: il 21enne ivoriano nelle ultime settimane aveva smarrito la bussola, perdendo la strada verso la porta avversaria ma anche verso le giocate determinanti. Lo spostamento all'esterno, più decentrato rispetto alla posizione di Tonny Sanabria, sembrava aver avuto l'effetto di depotenziarne l'impatto, portandolo ad una serie di prestazioni sottotono. La cosa ovviamente non era sfuggita a Cesare Prandelli che dapprima aveva cercato di scuoterlo, anche davanti ai giornalisti in conferenza stampa, indicando al giocatore le linee di una sua possibile crescita tattica ma poi, avendo compreso che l'obiettivo primario adesso è agguantare la salvezza matematica, il tecnico rossoblù è tornato sui propri passi, ricollocandolo nella posizione a lui più congeniale. E i risultati si sono subito visti, tanto che il giovane attaccante è tornato immediatamente fra i migliori in campo, nonostante si trovasse davanti una difesa come quella della Juventus che, pur se incerottata, ha sicuramente valori assoluti ben più elevati di quelle di Chievo e Frosinone. Una scelta, quella di Prandelli, che punta a rivalorizzare il giocatore, a non farlo scivolare lentamente in un vortice di prestazioni negative che, vista la giovane età, potrebbe anche arrivare a minarne la crescita. Meglio puntare quindi al sodo, almeno nell'immediato, portando anche a casa i punti necessari ad un finale di stagione all'insegna della tranquillità. Poi ci sarà tempo e modo per modellare il giovane ivoriano sull'idea tattica dell'allenatore.