Genoa, è il giorno di Kevin Strootman: "Sono qui per dare il mio contributo"
di Marco Innocenti
"Subito in campo? Io sono pronto, ultimamente ho giocato poco ma mi sono sempre allenato"
E' il giorno della presentazione ufficiale per Kevin Strootman. "La trattativa è partita una settimana fa e si è definita in appena 5 giorni - ha detto il diesse Francesco Marroccu - Il presidente ha dato l'ok nel giro di 3 minuti e l'operazione si è così conclusa immediatamente".
"Io sono pronto - ha detto lo stesso Strootman - Nell'ultimo anno non ho giocato molto e quindi mi mancherà un po' di ritmo ma mi sono sempre allenato. Mi devo abituare alla squadra e alla tattica del mister ma fisicamente sto bene. L'accoglienza dei tifosi, anche dei miei ex tifosi di Roma, credo sia dovuta al fatto che io dia sempre tutto per il club in cui gioco. Ho ricevuto tanti messaggio dai tifosi del Genoa e per questo voglio essere importante per questa squadra che ha giocatori fortissimi, li ho visti subito in questi primi due allenamenti. Roma-Genoa? E' il 7 marzo, l'ho già segnato sul calendario ma per noi sono più importanti le prossime due partite contro Atalanta e Cagliari".
"Sono tornato in Italia perché volevo riprendere a giocare. Ho scelto il Genoa perché erano molto interessati a me fin dal primo momento - ha spiegato il giocatore - Ho parlato col direttore e col presidente e ho dato loro la mia parola e, per me, a quel punto era fatta. So che ci sono state altre squadre che hanno provato a inserirsi ma avevo dato la mia parola al Genoa. Siamo in un momento difficile per tutto il mondo, ho parlato con la mia famiglia ed eravamo d'accordo che volevamo tornare in Italia. Il genoa era interessato e ha fatto di tutto per prendermi. Conosco il campionato, la squadra e proprio perché saranno solo 4 mesi, è meglio farlo quando conosci il campionato. Ma io voglio soprattutto dimostrare che sono un giocatore che può fare molto per la squadra. penso che il Genoa non sia in classifica dove dovrebbe stare, perché è un grande club. L'arrivo di mister Ballardini ha cambiato le cose e la squadra si sta riprendendo. Io voglio dare il mio contributo, la classifica è corta ma penso che il Genoa sia in quella posizione per i tanti problemi avuti col covid. Ora sta facendo molto meglio e io voglio aiutare la squadra, per portarlo in alto. Stiamo lavorando per questo e iniziamo subito da domenica".
"Con mister Ballardini ci siamo parlati, è contento del mio arrivo e io altrettanto - ha aggiunto Strootman - Mi ha spiegato un po' la sua idea di calcio ma poi è più importante cosa mi chiederà in campo. Mi ha detto come vuole che giochi e io sono pronto per questo. Abbiamo parlato solo dieci minuti ma io voglio dimostrare che sono pronto sul campo. E' questo quello che conta. Lui conosce molto meglio di me il club ma tutti mi parlano delle aspettative. Io un leader? Non voglio parlare di questo, voglio solo giocare e aiutare la squadra. Qui ci sono tanti leader, tanti giocatori con tanta esperienza. Io voglio conoscere la squadra e le qualità dei miei compagni, fare ciò che mi chiederà il mister e basta. Prima di prendere più responsabilità, voglio entrare fra i titolari ma qua abbiamo tanti giocatori con esperienza e io voglio solo lavorare. Ora conta solo lavorare bene per la squadra e aiutarla a vincere, sia da titolare che partendo dalla panchina".
"Nella mia carriera ho giocato con tanti campioni e con tanti grandi allenatori. Io posso solo dire che faccio tutto per vincere. Poi, come gioco lo dovrete scrivere voi giornalisti. Poi io lo leggerò e, se sarete contenti, lo sarò anch'io. La classifica del Genoa di oggi è una grande sfida ma io penso che non sia veritiera. Abbiamo un gran gruppo, con grandi giocatori e vogliamo fare meglio. Come in tutti i club dove ho giocato, se anche posso dare solo l'1% in più, io sono contento di farlo. Non mi spaventa questa sfida, ho giocato nello Sparta Rotterdam, una piccola squadra olandese e ora sono al Genoa. Mi hanno preso credendo in me per questi 4 mesi e mezzo e io voglio ripagare questa fiducia. Lo stadio di Marassi? Io ho giocato tante partite qua, è uno dei pochi con un ambiente all'inglese, veramente caldo. Per tutti i club mancano i tifosi ma qui a Genova si sente particolarmente questa assenza dei tifosi. Ma loro sono davanti alla televisione e noi dobbiamo lottare per loro. Quando il covid finirà, noi dobbiamo accoglierli con una classifica adeguata".
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