Genoa, Blazquez a Telenord: "Crediamo fortemente nella salvezza, ma comunque investiremo ancora"

di Edoardo Cozza

Il consigliere d'amministrazione e socio di 777 Partners ospite di 'We Are Genoa': "Cerco casa qui a Genova, ormai sono innamorato di squadra, tifosi e città"

Andres Blazquez, manager di 777 Partners e consigliere d'amministrazione del Genoa, è stato ospite di Telenord nella trasmissione 'We Are Genoa'. Apertura dedicata ai cori dei tifosi, ultimamente davvero molto vicini alla squadra. Dopo la partita con l'Inter dirigenza, staff e giocatori sono andati sotto la gradinata nord a ringraziare i supporter: "Ma era più emozionato Zangrillo, è genoano da sempre e sente molto anche il rapporto con la tifoseria".

Sul finale di campionato, nessuna illusione, ma neanche lo sventolio della bandiera bianca: "È difficile raggiungere la salvezza, ma finché la matematica non ci condanna ci crediamo. La squadra sta giocando bene, le ultime partite avremmo potuto vincerle. Se andiamo in B, noi ovviamente restiamo qua. Io sto cercando una casa vista mare a Genova, quindi direi che voglio restare decisamente a portare avanti il progetto"

Sull'italiano che parla fluentemente: "Ho studiato a Firenze 32 anni fa, ecco perché dico qualche parola in fiorentino quando parlo italiano"

Sulla ristruttuazione della società: "Spors sta seguendo tutta la parte sportiva. Stiamo sistemando la nostra Academy. Stiamo portando nuova gente in dirigenza e stiamo collaborando con chi ha fatto bene in passato. Che tipo è l'allenatore? Blessin si incazza spesso quando non riesce qualcosa. Per parlare ancora del futuro, vogliamo una società sostenibile, continueremo a investire anche in caso di retrocessione, ma vogliamo anche aumentare i ricavi. Un obiettivo importante è fare un nuovo centro sportivo, non è facile trovare il luogo adatto, ma stiamo valutando due o tre opzioni. parleremo col sindaco, ma la nostra intenzione è avere un centro sportivo di proprietà dove creare la academy, portare il settore giovanile in cui vogliamo investire tanto".

Sul mercato invernale: "A gennaio abbiamo fatto un lavoro importante, abbiamo investito moltissimo, non come la Juventus con Vlahovic, ma abbiamo speso tanto: volevamo fare un altro paio di acquisti, ma sono mancati tempo e altro. Piatek non lo abbiamo mai cercato"

La scelta di portare un esordiente come Shevchenko in panchina dopo l'esonero di Ballardini: "Con Shevchenko pensavamo che avrebbe fatto molto bene, altrimenti non gli avremmo fatto un contratto così importante: alla fine è stata una scelta sbagliata, ha fatto pochi punti. Abbiamo commesso un errore, inutile girarci intorno. Non lo sento da un paio di settimane, ma sono certo che darà una mano all'Ucraina in questo momento difficile: so che sta cercando di rientrare a Kiev per aiutare la famiglia, anche noi siamo pronti a supportarlo"

Sulla squadra costruita dalla vecchia dirigenza in estate: "Io credo che la vecchia proprietà abbia voluto portare giocatori importanti, ma forse troppo costosi. Lo ha fatto per creare una squadra esperta per fare un buon campionato. Si pensi a Maksimovic: ha fatto bene quando ha giocato. Caicedo non si è ambientato, non era molto contento di essere qui. Noi siamo arrivati dopo il mercato e abbiamo fatto ciò che potevamo a gennaio, la squadra è forte e noi davvero siamo convinti di farcela a non retrocedere: non posso credere che retrocederemo in Serie B. Io voglio che la gente ci creda, per questo stiamo facendo una campagna di prezzi popolari per la partita con l'Empoli. Ma la tifoseria sa essere calorosa: per noi questo amore è importante"

Sulla mancanza di gol e di un centravanti prolifico: "Destro ha segnato una dozzina di gol, è il nostro principale centravanti. Yeboah aveva numeri importanti nel campionato austriaco, è un giocatore dell'Under 21 e prima o poi farà gol, ma finora è stato prezioso anche con altre caratteristiche. Poi abbiamo preso Piccoli, che ha una struttura fisica importante. Avremmo potuto segnare tanto nelle ultime partite, prima o poi ci sbloccheremo"

Sul calcio italiano: "Adoro l'intensità dei tifosi, soprattutto di quelli del Genoa. Credo che i nostri tifosi abbiano qualcosa in più: basta vedere quanti graffiti e scritte sui muri ci sono. Somigliano a quelli di Siviglia, così come si somigliano i club per storia e fascino"

Sulla scelta di Blessin: "Cercavamo l'allenatore giusto per il Genoa e dobbiamo ringraziare Spors per la scelta. L'energia di Blessin è contagiosa: anche a fine allenamento si è fermato in campo per spiegare qualcosa agli attaccanti. È la persona adatta per un progetto a lungo termine, anche se ci vuole qualche tempo per capire il suo gioco. Sarà uno dei grandi allenatori del Genoa, resterà ancora con noi".

I progetti che vanno oltre il Genoa: "Noi siamo una holding, non abbiamo una strategia chiusa di investimenti: siamo aperti a tutte le opzioni interessanti. Logistica, IT, immobiliare, industriale, start up: sono tutti settori che posso interessarci".

Su Criscito: "È il nostro capitano, un giocatore importante per la storia del Genoa. Ha ricevuto un'offerta importante, ancora non c'è nulla di concreto: ci sta ragionando, sarà una scelta che dovrà fare pensando a tante cose, anche alla sua famiglia"

Sulla situazione della rosa: "Tutti i nostri giocatori sono arrivati a titolo definitivo: abbiamo solo Piccoli in prestito. Nel caso di retrocessione, chi abbiamo comprato resterà con noi. Ostigard diventerà uno dei giocatori più importanti della Serie A".

Come si è arrivati a scegliere Spors: "Abbiamo studiato il profilo migliore, lui ci ha convinto coi suoi progetti e i suoi discorsi. Ha una personalità positiva, lavora tantissimo e ha capito velocemente le nostre idee. Lavora sin dal primo minuto, ha preso 30 pagine di appunti solo guardando una parte della prima partita. Sabatini? Aveva idee non compatibili". 

Che vantaggio può avere essere parte di un network di squadre: "Non ci sono aspetti negativi nell'avere la proprietà di più squadre di diversi campionati, anzi. Ma il Vasco da Gama è in un altro continente: alla "gelosia" ci penseremo se ci affronteremo nel Mondiale per Club".