Genitori Renzi, chi è il genovese arrestato. Venerdì l'ex premier a Genova

di Fabio Canessa

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Era già stato condannato nel 2016 con Gabelli per il crack della Chil post

Genitori Renzi, chi è il genovese arrestato. Venerdì l'ex premier a Genova
La procura di Firenze aveva chiesto al gip la misura dell'arresto in carcere per Mariano Massone, l'imprenditore di Campo Ligure ai domiciliari insieme ai genitori di Matteo Renzi. E' quanto si apprende da fonti vicine al fascicolo. Massone al momento degli arresti era affidato in prova ai servizi sociali dopo una condanna per bancarotta. Il gip di Firenze non ha accolto la richiesta del pm e ha deciso per gli arresti domiciliari. La stessa misura decisa per Tiziano Renzi e Laura Bovoli. L'imprenditore ligure, nel novembre 2016, venne condannato in primo grado a due anni e due mesi insieme ad Antonello Gabelli (per lui un anno e otto mesi), per il crack della Chil post. I due imprenditori liguri nel 2010 subentrarono a Tiziano Renzi nella gestione dell'azienda che distribuiva pubblicità a Genova e in altre località della regione. Tre anni più tardi, nel 2013, la Chil post venne dichiarata fallita. Il tribunale di Genova, su richiesta della procura archiviò la posizione del padre dell'ex premier. L'inchiesta della procura fiorentina sarebbe partita invece dal fallimento della 'Delivery service', cooperativa costituita nell'aprile 2009 da 10 soci (sei dei quali residenti a Rignano sull'Arno, il paese dei Renzi): molti di loro neppure sapevano di esserlo. E' quanto ricostruito dalla procura di Firenze. La Delivery, come successivamente la 'Europe Service', venne poi abbandonata e fatta fallire (la prima su istanza di alcuni ex dipendenti che non riuscivano a riscuotere da Massone che l'aveva rilevata, la seconda su richiesta della procura). La stessa fine che sarebbe stata destinata a fare la 'Marmovid' e per questo il pm Luca Turco, a ottobre 2018 ne chiese il fallimento. Il rischio era quello di un trasferimento, come già avvenuto in precedenza, aumentando le difficoltà per gli inquirenti di risalire alle sue origini. Per l'accusa, infatti, Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono sempre amministratori di fatto delle cooperative o, comunque, gli ispiratori delle stesse. Nel corso dell'inchiesta altre carte sono arrivate a Firenze da altre procure (Genova, Cuneo, dalla Puglia) andando a confermare, sempre secondo quanto appreso, la tesi degli inquirenti che, per le indagini condotte dalla guardia di finanza, avrebbero usato tutti i mezzi a loro disposizione. Intanto venerdì sera Matteo Renzi sarà al Teatro della Gioventù di Genova alle 21.30 per presentare il suo nuovo libro 'Un'altra strada'. Scrive l'ex premier: "Non mollo di uno solo centimetro. Anzi – scrive l’ex segretario del Pd – Mi scuso con gli amici di Torino che mi hanno aspettato ieri. Ho dovuto per ovvi motivi interrompere il tour di presentazione. Ripartiremo allora proprio da Torino: appuntamento per venerdì 22 febbraio alle 18. Ho chiesto di prenotare una sala grande il doppio di quella che avevamo fissato ieri. Perché deve essere chiaro anche plasticamente che io non mollo. Che noi non molliamo. Ci vediamo venerdì 22 febbraio alle 18 a Torino e alle 21.30 a Genova”.