Francesco e Silio Bozzi presentano a Palazzo Pallavicino 'Stupor Mundi': tra mistero, Liguria e un finale mozzafiato
di M.C.
A Palazzo Pallavicino, gli autori raccontano il loro giallo avvincente e l’intreccio tra radici liguri e collaborazioni illustri
Il ciclo "Incontri d’autunno" ha ospitato un appuntamento speciale a Palazzo Interiano Pallavicino, con Francesco e Silio Bozzi protagonisti della presentazione di Stupor Mundi. L’incontro, moderato da Massimiliano Lussana, ha esplorato i temi e le curiosità del loro ultimo libro, un giallo che unisce mistero, ironia e cultura.
Un romanzo legato alla Liguria – Gli autori hanno sottolineato il legame tra Stupor Mundi e le loro radici. “È un libro per metà ligure – spiegano – nostro padre era di Sestri Levante, e il suo spirito vive nelle storie che raccontiamo”.
Un giallo avvincente – Stupor Mundi è un giallo ricco di tensione e sorprese, che si sviluppa intorno a un mistero complesso. “Il finale è davvero inaspettato – anticipa Francesco Bozzi – c’è un morto, un mistero e un colpo di scena che lascia tutti senza parole”. Il romanzo, pur essendo profondamente legato alla tradizione italiana del genere, propone uno stile innovativo e una struttura narrativa che mescola elementi classici e contemporanei.
Autori dai percorsi diversi – Francesco e Silio Bozzi provengono da carriere molto differenti, ma complementari. Francesco, autore televisivo di lungo corso, ha collaborato con Fiorello e ha lavorato dietro le quinte di eventi come il Festival di Sanremo. “Mi pagano per scrivere battute – scherza – o, come direbbero qua in Liguria, belinate”. Silio, invece, ha alle spalle una carriera come criminologo e consulente di Andrea Camilleri per i romanzi di Montalbano. “Lui era un maestro e ci ha insegnato che per scrivere non si può improvvisare: serve documentazione, rigore e tanta cura”.
Un tour instancabile – Stupor Mundi ha portato i fratelli Bozzi in un vero e proprio tour attraverso l’Italia. “Abbiamo iniziato a Messina, dove tutto parte per noi – raccontano – e siamo passati per Palermo, Pesaro, Moneglia, e ora Genova. È un po’ il nostro Never Ending Tour, che ci permette di condividere la passione per la scrittura e, devo dire, di passare più tempo insieme di quanto facessimo prima”.
Un’esperienza unica per il pubblico – La presentazione ha coinvolto il pubblico in una conversazione animata e ricca di spunti. “Il giallo è un genere che permette di esplorare l’animo umano e di riflettere sul mondo che ci circonda”, sottolineano. I due autori hanno regalato aneddoti personali, come le storie familiari legate alla Liguria e i retroscena delle loro collaborazioni artistiche e professionali.
Intrattenimento e cultura – Durante l’evento, non sono mancati momenti di leggerezza, con battute e riferimenti autoironici”. Ma al centro rimane il valore della narrazione e del lavoro condiviso.
Un giallo da scoprire – Con il suo mix di tradizione e innovazione, Stupor Mundi si presenta come un’opera capace di attrarre lettori di generazioni e gusti diversi. Un romanzo che celebra non solo il mistero, ma anche l’identità e le radici dei suoi autori.
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