Fornitori Amt senza pagamenti da mesi: rischio stop ai servizi esterni

di R.S.

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Oltre tre milioni di euro tra fatture scadute e in scadenza, ritardi nei pagamenti che durano da mesi, e una crescente incertezza

Fornitori Amt senza pagamenti da mesi: rischio stop ai servizi esterni

Oltre tre milioni di euro tra fatture scadute e in scadenza, ritardi nei pagamenti che durano da mesi, e una crescente incertezza che potrebbe compromettere la continuità di alcuni servizi essenziali. È il grido d’allarme lanciato da Anav Liguria, che rappresenta sei aziende di trasporto attive in Liguria e Piemonte e fornitrici di servizi per conto di Amt Genova.

Le imprese coinvolte — Genovarent, Autoservizi Scagnelli, Volpi, Marcone, Stac e Bus Company — si occupano, tra l’altro, del trasporto scolastico e del servizio bus sostitutivo sulla tratta Genova-Casella, oggi interrotta per lavori. Ma con oltre 2,5 milioni di euro di crediti già scaduti e altri 1,1 milioni in scadenza, la situazione rischia di precipitare. «Abbiamo già anticipato stipendi, carburante, manutenzioni e contributi, ma da sette mesi attendiamo il saldo delle fatture – denuncia Franco Giordano, presidente di Anav Liguria –. E per altri due mesi abbiamo prestazioni erogate ma non ancora fatturabili per mancanza di autorizzazioni da parte di Amt».

Il caso più critico è quello della Scagnelli, la cui attività dipende per il 90% dai contratti con Amt. Le aziende si dicono disponibili al dialogo con Comune, Città Metropolitana e Amt, ma sottolineano che "non possono più funzionare come istituti di credito". «Se la situazione non cambia, dovremo valutare la sospensione dei servizi», avverte Giordano, sottolineando le possibili ricadute su lavoratori (circa 100 dipendenti) e utenti, in particolare nelle aree collinari ed extraurbane.

A peggiorare il quadro, la mancata trasmissione degli ordini necessari alla fatturazione per servizi già effettuati. È il caso del sostitutivo Casella (senza ordine da giugno) e del servizio scolastico di Borzoli, per il quale non arriva un pagamento da febbraio. «Le nostre linee attraversano zone con pendenze e percorsi impegnativi, che impongono costi di manutenzione elevati – spiega Renzo Balbi, vicepresidente Anav Liguria –. Ma senza flussi finanziari regolari, garantire sicurezza e continuità è impossibile».

Ieri, infine, un’ulteriore incertezza: alcune aziende hanno ricevuto comunicazione da Amt della possibile sospensione di alcune tratte extraurbane, salvo poi una retromarcia in serata.

Da parte sua, Amt, interpellata dal Secolo XIX, ha confermato che la priorità è evitare interruzioni dei servizi e garantire i pagamenti, assicurando che il piano di risanamento in corso è stato concepito anche per risolvere queste criticità. L’azienda si è detta fiduciosa nella possibilità di trovare soluzioni nel più breve tempo possibile.

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