Flottiglia per Gaza colpita da un drone, Valentina Ghio: “Il Governo agisca per proteggere i volontari”

di Matteo Cantile

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La tensione internazionale attorno alla Global Sumud Flottiglia, partita per portare aiuti umanitari a Gaza, cresce dopo la notizia che una delle imbarcazioni sarebbe stata colpita da un drone. In collegamento con la trasmissione Primo Piano di Telenord, la deputata del Partito Democratico Valentina Ghio ha espresso forte preoccupazione, chiedendo un intervento immediato del governo italiano per garantire la sicurezza dei volontari a bordo e l’arrivo degli aiuti a destinazione.

La preoccupazione – «La barca principale della flottiglia è stata colpita da un drone, come testimoniano le immagini che ci sono giunte – ha dichiarato Ghio –. Si tratta di volontari che da tutto il mondo stanno portando cibo e sostegno a una popolazione affamata da mesi. È dovere dei governi e degli organismi internazionali tutelarli e garantire la loro sicurezza».

Il ruolo del governo – Secondo la deputata dem, l’Italia non può limitarsi a dichiarazioni di principio: «Il nostro Governo deve agire con atti precisi, a partire dal blocco degli accordi con Israele e dallo stop completo all’invio di armi e materiale militare, cosa che ancora non è del tutto avvenuta». Ghio ha sottolineato come la missione sia nata spontanamente e coinvolga cittadini di tutto il mondo. 

Il riconoscimento della Palestina – Sul dibattito internazionale in corso, Ghio ha chiarito: «Il riconoscimento dello Stato di Palestina è una necessità, non solo per ristabilire la giustizia ma anche per creare un’azione deterrente nei confronti di Israele. Non può continuare il massacro. L’Europa ha varato 18 pacchetti di sanzioni contro la Russia e nemmeno uno contro Israele: questo dimostra la politica dei due pesi e delle due misure».

Il rischio di incidenti – Interpellata sul pericolo che la missione possa degenerare in uno scontro diplomatico, la parlamentare ha riconosciuto le criticità ma ribadito l’urgenza dell’iniziativa: «Il rischio esiste e me ne rendo conto. Ma questa azione è stata resa necessaria dall’inazione degli Stati. Non si può lasciare morire una popolazione senza intervenire».

Le iniziative parlamentari – Guardando ai prossimi impegni a Montecitorio, Ghio ha annunciato: «Questa settimana discuteremo una mozione sulle spese militari e giovedì ascolteremo il governo in Aula, con il ministro Tajani che riferirà sulle crisi internazionali, dal Medio Oriente all’Ucraina. Mi aspetto parole chiare e impegni concreti».

L’appello – Ghio ha infine richiamato la mobilitazione della società civile, ricordando la fiaccolata e la raccolta di 40 tonnellate di alimenti organizzata da Music for Peace a Genova: «I cittadini hanno dovuto agire perché le istituzioni non hanno agito. È un segnale forte di umanità e di volontà di giustizia».

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