Fincantieri, utile anticipato e strategie globali: “La cantieristica sarà una leva geopolitica”

 “La cantieristica navale sarà una chiave geopolitica”. Così Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha descritto il ruolo crescente del settore nel contesto internazionale. Durante la conference call con gli analisti, ha sottolineato come le grandi potenze stiano rafforzando le proprie industrie navali per motivi di difesa, sicurezza ed economia marittima. “L’economia del mare è fonte di sovranità geopolitica”, ha aggiunto, citando anche le dichiarazioni del presidente USA Donald Trump sulla creazione di un ufficio dedicato alla costruzione navale alla Casa Bianca.

Bilancio 2024 – Fincantieri ha chiuso l’anno con un utile di 27 milioni di euro, tornando in attivo prima del previsto. Il gruppo ha registrato ordini per oltre 15 miliardi di euro, il valore più alto della sua storia, e si prepara a un 2025 con ricavi stimati sopra i 9 miliardi. “Un anno molto positivo”, ha commentato Folgiero, evidenziando i primi risultati della strategia industriale adottata.

Settori in crescita – A trainare la performance sono stati i comparti Offshore e Navi Speciali (+28%) e Sistemi, Componenti e Infrastrutture (+36%), che hanno contribuito a un aumento complessivo dei ricavi del 6,2%, toccando quota 8,12 miliardi. L’Ebitda è cresciuto del 28%, raggiungendo 509 milioni, mentre il portafoglio ordini ha superato i 51 miliardi, sei volte i ricavi annui.

Prospettive – Fincantieri guarda con ottimismo al futuro, puntando sull’incremento della spesa globale per la difesa e sullo sviluppo dell’offshore energetico, sia nell’eolico che nell’oil&gas. “Affrontiamo le sfide globali con coraggio imprenditoriale”, ha dichiarato Folgiero. Tuttavia, la reazione della Borsa è stata negativa: il titolo ha chiuso in calo del 2,84% a Milano.

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