Fincantieri: continua la protesta dei lavoratori. E l'azienda mette tutti in ferie per 15 giorni

di Marco Innocenti

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Manganaro (Fiom Cgil): "Decisione vergognosa"

Fincantieri: continua la protesta dei lavoratori. E l'azienda mette tutti in ferie per 15 giorni

Parcheggio e officine quasi vuote questa mattina allo stabilimento Fincantieri di Muggiano a La Spezia. Dopo lo sciopero unitario di 8 ore di ieri molti lavoratori hanno deciso di non presentarsi autonomamente. Chi è entrato al lavoro ha deciso invece di non salire a bordo o di non effettuare quelle lavorazioni considerate in questo momento un ambiente a rischio per il contagio da coronavirus, secondo quando predisposto anche dalle rsu e rls sindacali che hanno rilevato condizioni di sicurezza non adeguate.

La protesta era esplosa dopo che un dipendente dell'azienda è risultato positivo al coronavirus: alcuni colleghi sono stati messi in quarantena o sottoposti a tampone. Dopo l'incontro tra i vertici nazionali di Cgil, Cisl e Uil e il premier Conte questa mattina e la riunione dei vertici dell'azienda a Trieste, Fincantieri ha comunicato che i 15 giorni di ferie solitamente previsti per il mese d'agosto, sono stati anticipati e scatteranno immediatamente.

Immediata la reazione da parte dei sindacati alla notizia: "E' vergognoso che un'azienda di Stato come Fincantieri decida di chiudere utilizzando le ferie dei dipendenti anziché la cassa integrazione - commenta Bruno Manganaro, segretario Fiom Cgil di Genova - scaricando così sui lavoratori i costi della chiusura. Il ricorso a ferie collettive anticipate rispetto alla chiusura estiva", come si legge nella nota di Fincantieri. L'azienda ha deciso lo stop di due settimane dopo gli scioperi negli stabilimenti motivati dall'impossibilità di rispettare le disposizioni di sicurezza previste dal governo.a".