Fincantieri, c'è l'accordo: ecco come cambia il progetto del ribaltamento

di Fabio Canessa

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Nessuna interferenza con Porto Petroli e Marina di Sestri, Toti conferma: "Inizio lavori nel 2019, finiamo nel 2024"

Fincantieri, c'è l'accordo: ecco come cambia il progetto del ribaltamento
E' stato trovato un accordo per consentire a Fincantieri di realizzare il nuovo progetto di 'ribaltamento a mare' dello stabilimento di Genova Sestri Ponente per creare un nuovo grande bacino competitivo con quello di Monfalcone. Lo ha annunciato il governatore ligure Giovanni Toti a margine del 'Blue Economy Summit' in corso a Genova. "E' stato trovato un accordo definitivo con Porto Petroli e Eni e i lavori potranno partire già entro la fine del 2019. Le due società non vengono toccate in modo significativo dall'opera così come la Marina di Sestri - ha detto Toti -. Si potrà quindi costruire un grande bacino in grado di realizzare le navi da crociera più grandi. Questo consentirà di costruire già dal 2024 le navi più grandi e di fare del cantiere di Sestri uno dei poli di costruzione più importanti del Mediterraneo, dove occupare molte migliaia di unità la forza lavoro". "Ci siamo dati tempi molto stretti, quindi inizio lavori entro la fine del 2019, grazie anche alle leggi speciali e ai poteri commissariali che vigono sul porto" ha aggiunto il governatore. Per quanto riguarda la copertura economica, il presidente della Regione ha precisato che "il progetto in parte è finanziato dai fondi già destinati al vecchio ribaltamento a mare, mentre in parte è stato inserito nel piano di investimenti da 1 miliardo di euro legato al decreto Genova e alle misure correlate, ovvero legge di stabilità e decreto fiscale del 2019". Durante la riunione del tavolo tecnico-politico in Regione è stato approvato lo schema di progetto definitivo. Tra gli altri erano presenti il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, l'assessore regionale allo sviluppo economico Benveduti e i tecnici di Fincantieri, Eni-Porto Petroli, Ferrovie, Autorità di Sistema Portuale, Marina Aeroporto, Capitaneria, Corpo Piloti. Il nuovo layout presentato dell'ampliamento dello stabilimento contempla le necessità di sviluppo di Fincantieri, garantendo la sua continuità operativa e riduce al minimo le possibili interferenze con le altre realtà industriali presenti nel bacino di Sestri Ponente spiega in una nota la Regione. "Una soluzione condivisa che si è raggiunta grazie al contributo di tutti i componenti del tavolo tecnico e che porterà all'avvio dei lavori entro il 2019". Il precedente layout andava a interferire con le attività del Porto Petroli e di Marina Aeroporto. Il nuovo progetto prevede che le attività di ampliamento vengano realizzate per fasi e, come richiesto sia dal sindaco di Genova che dal presidente di Regione Liguria, in simultanea secondo quanto già sperimentato in questi mesi per il viadotto Morandi. La road map definita ha l'obiettivo di avere il nuovo bacino operativo per il secondo semestre 2024, in linea con i piani industriali presentati da Fincantieri. L'ampliamento del cantiere di Sestri Ponente dà l'opportunità di costruire navi da oltre 170.000 tonnellate in un bacino di 400 metri, prevedendo lo spostamento a monte della ferrovia e la ricostruzione delle officine di prefabbricazione, rendendole tecnologicamente ancora più avanzate. Il progetto è stato suddiviso in lotti e prevede anche la sistemazione idraulica del rio Molinassi. Nel corso della riunione è stato deciso di costituire immediatamente una cabina di regia che attraverso due gruppi tecnici di lavoro garantirà il procedere del cronoprogramma. Soddisfatto dell'accordo raggiunto anche il sindaco di Genova che ha sottolineato "la positività di una soluzione molto intelligente, individuata grazie anche a Fincantieri, alla Capitaneria di Porto e ai Piloti per la cui attuazione serve la collaborazione di tutti in quanto si tratta dello stesso tipo di urgenza del ponte Morandi, anche se non nata da un evento negativo". Il sindaco ha ribadito l'importanza dell'intervento per la città di Genova e per i posti di lavoro all'interno dello stabilimento, che saranno raddoppiati e nell'indotto, triplicati. L'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Porti e Logistica Andrea Benveduti si è detto "estremamente soddisfatto dell'obiettivo raggiunto con la collaborazione di tutti gli enti coinvolti; il nuovo bacino porterà un importante e significativo sviluppo, di livello nazionale e internazionale del segmento della cantieristica che è un pilastro della blue economy ligure".