Fincantieri, Ami, Pwit: accordo per riconversione tecnologica acciaieria di Taranto

di Edoardo Cozza

1 min, 47 sec

Le tre aziende mettono in campo ognuna le proprie esperienze e specificità

Fincantieri, Ami, Pwit: accordo per riconversione tecnologica acciaieria di Taranto

Fincantieri, ArcelorMittal Italia e Paul Wurth Italia hanno firmato un memorandum d’intesa per l’eventuale realizzazione di un progetto finalizzato alla riconversione del ciclo integrale esistente dell'acciaieria di Taranto secondo tecnologie ecologicamente compatibili.

All’interno dello sviluppo del progetto i ruoli delle parti saranno così suddivisi: Pwit si occuperà di verificare la fattibilità tecnica dell’implementazione di nuove tecnologie nell’impianto esistente per migliorare l’impatto ambientale e definirà gli input necessari all’analisi di fattibilità economica; Ami si occuperà della verifica di fattibilità produttiva delle nuove soluzioni tecnologiche e dei relativi impatti economici/normativi/legali; Fincantieri verificherà la fattibilità dei progetti, con riferimento in particolare a investimenti, tempistica, costi di gestione, in un’ottica di integrazione delle differenti attività di project management.

Nell’accordo è compresa l’individuazione di progetti innovativi per il contenimento delle emissioni, nonché attività per lo studio e lo sviluppo di nuovi modelli di business congiunti.

Thomas Hansmann, amministratore delegato di Paul Wurth Italia S.p.A., ha precisato: “Si sta giocando una partita fondamentale per consentire all’Italia di continuare a rivestire un ruolo cardine nella produzione di acciaio di alta qualità in Europa. Come Paul Wurth Italia siamo orgogliosi di portare avanti quella tradizione di supporto al cliente che storicamente ci contraddistingue”.

Lucia Morselli, amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, ha commentato: “Dobbiamo essere in grado di migliorare le nostre imprese, farle essere campioni di sostenibilità, capitalizzare su questi processi, su queste tecnologie e avremo così un driver di sviluppo per il paese con un potenziale di esportazione di tecnologia straordinario, essendo la domanda di queste competenze in continua crescita in Europa e nel mondo”.

Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha evidenziato: “Le collaborazioni tra preminenti attori nazionali vanno oltre la crescita delle singole aziende, innescando benefici per l’intero tessuto economico del Paese. Questa convergenza con ArcelorMittal e con una società dalla solida tradizione come Paul Wurth, potrà valorizzare fortemente la filiera siderurgica”.